salviamo venere Ieri, giovedì 30 maggio presso l’Istituto di Ricerche Storiche e Militari dell’Età Contemporanea “Carlo Alfredo Panzarasa” (www.istitutopanzarasa.com) in via Ghega 2 a Trieste, si è svolta la conferenza “Salviamo Venere!” con relatore il Generale di Brigata Francesco Bonaventura, il quale si è soffermato sulla tutela e la protezione dei Beni Culturali nelle varie epoche.
Il quarto e ultimo “Appuntamento con la Storia” organizzato dall’I.R.S.M.E.C. “Panzarasa” per il mese di maggio, è stato dedicato insomma ad una guerra continua contro il tempo e i “predatori” di tutti i tipi e a tutti i livelli. Dalle origini della storia dell’umanità a oggi i conflitti sono stati e saranno causa di rovina per le opere d’arte: UNESCO, Organizzazioni Internazionali e leggi nazionali stanno tentando di limitare o eliminare i danni. Tuttavia il problema della salvaguardia dei Beni Culturali in tempo di pace con l’immagine di un’Italia come “un forziere a cielo aperto”, ove troppi tesori sono da salvaguardare, è una tra le più drammatiche realtà: tra la fine dell’800 e oggi è stato stimato che più di mezzo milione di opere d’arte e reperti sono stati depredati con un recupero di circa un terzo da parte delle Forze dell’ordine. Senza omettere poi gli atti vandalici ed i danneggiamenti volontari ed i lavori pubblici mal progettati, rischi ambientali creati dall’uomo, turismo incontrollato, apatia dei cittadini ed anche la “Natura” ci mette del suo: terremoti e alluvioni hanno distrutto nel tempo vestigia storiche importantissime, incendi più o meno dolosi hanno continuato l’opera di distruzione. Nel nostro territorio molte realtà sono protette dall’UNESCO, per esempio Aquileia e Cividale, e c’è il progetto di ampliare questa tutela a tutto il contesto dell’area del “fronte” della Prima guerra mondiale. Il centenario di quest’evento bellico aiuterà molto: si tratta di un appello da raccogliere e portare avanti con tutte le nostre organizzazioni unite da un comune credo per la Cultura e le sue radici nazionali.
beni culturali, salvaguardia, Panzarasa