pirata somalo Serata intensa sul fronte pirateria. L’argomento è stato protagonista l’altro giorno nel corso del convegno “La pirateria nel Golfo di Aden e gli interessi marittimi italiani” organizzato dall’Autorità Portuale di Trieste in collaborazione con l’Istituto di Cultura Marittima portuale e Assicurazioni Generali, ospitato nella sala conferenze della Centrale Idrodinamica in Punto Franco Vecchio.
Nel corso del convegno il collegamento da Trieste in video conferenza con Nave San Marco, l’unità della Marina Militare attualmente impegnata in attività Nato Ocean Shield nell’ Oceano Indiano. Nell’occasione il contrammiraglio Antonio Natale, comandante della task force, ha risposto alle domande del giornalista Fausto Biloslavo, autore quest’anno di tre lavori sulla pirateria, tra cui uno relativo alla vicenda dei due Fucilieri del Reggimento San Marco trattenuti in India. “Partiti il 26 novembre 2012 da Taranto – ha affermato il contrammiraglio Natale – rientreremo il 20, 21 giugno: quello che posso dire è che la nostra presenza è coincisa con una grande riduzione degli attacchi dei pirati. Ora le navi sotto sequestro sono due, con 56 persone in ostaggio. Oltre alle operazioni in mare, svolgiamo anche azioni umanitarie a terra in aiuto della popolazione somala”.
Il presidente dell’Apt, Marina Monassi, nell’ aprire i lavori ha ribadito quanto quello della “pirateria sia un tema di grande rilevanza per tutta la portualità del Mediterraneo. La rischiosità di certe rotte che collegano Asia ed Europa potrebbero far scegliere agli armatori soluzioni alternative. Per tale ragione l’attenzione deve rimanere alta e ringrazio la Marina Militare italiana e il ministero della Difesa per gli interventi in atto”.
Protagonista dell’incontro il libro “Il Tesoro dei Pirati” edito dal ministero della Difesa e scritto a quattro mani da Paolo Quercia e Fausto Biloslavo.
Riccardo Morgante (Assicurazioni Generali) ha spiegato come il fenomeno della pirateria è un rischio da sempre temuto da armatori e proprietari delle merci ma tutelato dalle tradizionali coperture assicurative “marine”. Le tradizionali coperture assicurative tutelano gli interessi mercantili seppur con qualche eccezione e limitazione. La posizione degli assicuratori varia inoltre da paese a paese in virtù delle disposizioni e dei divieti e delle norme legate al sequestro di persona.
“Quattrocento milioni di dollari in riscatti per le navi sequestrate al largo della Somalia dal 2005 – questi i numeri che Fausto Biloslavo, noto reporter di guerra, ha evidenziato nel corso dell’incontro - il bottino riciclato in Kenya e nei paesi del Golfo. Gli uomini dei pirati nella diaspora, anche in Europa, sono alcuni dei passaggi più scottanti della ricerca realizzata assieme a Paolo Quercia e pubblicata come allegato della Rivista marittima della Marina militare. Per la prima volta in Italia “Il tesoro dei pirati” alza il velo sulla “dimensione economica della pirateria somala”. La presentiamo nel Porto vecchio di una grande città di mare anche per dimostrare che a Trieste “xe pol” organizzare convegni di livello ed esclusivi”.
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