incidente plurimo Richiesta di archiviazione per l’incidente stradale nel quale persero la vita sette persone.
«Nessun elemento penalmente rilevante è imputabile agli indagati» questo il nocciolo delle motivazioni con le quali il sostituto procuratore Massimo De Bortoli ha formalizzato la richiesta di archiviazione per l’incidente stradale lungo l’A4 Venezia-Trieste, nel quale, l’8 agosto 2008, persero la vita 7 persone. Spetterà ora al gip decidere se accogliere la richiesta e mandare in archivio il fascicolo a carico di 12 persone, tante quelle iscritte nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo. La richiesta di archiviazione arriva dopo quattro anni e al termine di una lunga e approfondita indagine, corredata di perizie e controperizie e il magistrato non ha dubbi, impossibile individuare un colpevole per quella strage.

Quasi subito gli accertamenti tecnici avevano escluso problemi di manutenzione o difetti di costruzione per il Tir Iveco della ditta Bfc di Tombolo che provocò lo schianto. Il mezzo, guidato da un autista di origine polacca, aveva sfondato il guardrail che divideva le opposte corsie di marcia, invadendo la corsia opposta e travolgendo nella sua corsa senza controllo due auto e un’altro mezzo pesante. Il bilancio fu pesantissimo: sette vittime compreso il conducente del tir. Escluse le responsabilità relative al camion, l’attenzione degli inquirenti si era concentrata allora sui guardrail posizionati tra le corsie, dalla società che gestisce quel tratto di autostrada. Ma anche in questo ambito la procura non ha trovato «elementi penalmente rilevanti». Le accuse sugli spartitraffico ritenuti troppo bassi e inadatti infatti, sono cadute perché Autovie aveva già iniziato a sostituirli iniziando da quelli laterali.

Milvana Citter (corriere del veneto)