aris konstantinidis locandinaMostra “La figura e l’opera di Aris Konstantinidis”
15-27 settembre 2012
Sala Giubileo – Riva Tre Novembre 9, Trieste
Orario: dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.30.
Inaugurazione: sabato 15 settembre alle 18.00

La mostra è un omaggio alla personalità più significativa dell’architettura ellenica del dopoguerra.
Per l’allestimento sono state selezionate venti opere dell’architetto greco suddivise in quattro ambienti e precedute da una prima “stanza” che reinterpreta un pezzo dello studio ateniese di via Vassilíssis Sophias. Ciascun ambiente è riconducibile ad una delle quattro sezioni tematiche: Case e città; Case e paesaggio; Gli interventi pubblici; Lo studio dell’architettura anonima, la fotografia, la grafica. Le opere e i progetti sono raccontati attraverso pannelli che comprendono disegni, fotografie e brevi testi descrittivi.
L’allestimento prevede inoltre la presentazione di documenti, libri, fotografie, modelli e oggetti legati alla vita e alla professione di Aris Konstantinidis. A conclusione del percorso vengono presentati due storici documentari, prodotti dalla televisione greca e dedicati alla sua opera.

Nato ad Atene nel 1913, Aris Konstantinidis studia architettura a Monaco di Baviera negli anni in cui si prepara l’ascesa al potere di Hitler. Al rientro in patria nel ’36, lavora in diversi uffici governativi come disegnatore, mentre nel tempo libero si dedica allo studio dell’architettura anonima e del paesaggio elladico.
Due episodi importanti segnano i suoi anni ’50: l’incarico di capo-ufficio al ministero delle Opere pubbliche per la realizzazione dei quartieri di case popolari; la nomina a capo-ufficio progetti dell’Ente del Turismo che gli permetterà di progettare e sovrintendere alla più importante serie di opere pubbliche del dopoguerra.
Tra il 1960 e il 1967 realizza alcuni edifici considerati dei capolavori come le case di Anávyssos, di Pangrati e di Spetses, gli alberghi statali alle Meteore, a Olympia, a Epidauro e il museo di Ioánnina.
Dopo un triennio di insegnamento al Politecnico di Zurigo (1967-70) durante gli anni della dittatura dei colonnelli greci, al suo rientro ad Atene si concentra su alcuni lavori per case private e sulla continuazione dell’opera di divulgazione del proprio pensiero.
Fotografo di valore, ha esposto in Grecia e all’estero ritraendo scene urbane dal carattere metafisico, costruzioni rurali ed elementi del paesaggio naturale.

La mostra, prodotta dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano (curatore arch. Paola Cofano) è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’arch. Dimitri Konstantinidis e ai partners Fondazione Ellenica di Cultura Sezione Italiana e Comunità Greco Orientale di Trieste, con il patrocinio dell’Ambasciata di Grecia a Roma e della Scuola di Architettura di Trieste. La mostra fa parte del progetto Linguaggi e culture di Trieste, sostenuto dalla Provincia di Trieste.