WCENTER 0CHIABCRXZ - carovita bollette dell'enel bolletini postali pagamenti soldi euro monete pagamenti caro vita deficit  -  nicola schiazza  -      Caso EstEnergy, le bollette del gas non sono un problema solo per i consumatori, ma per la stessa azienda che acquista e fattura il metano, stretta in un reticolo di norme dell’Autorità per energia elettrica e il gas (Aeeg), i cui dettati di garanzia diventano però, alla prova dei fatti, fonte di oscurità. Memo.EstEnergy, che sta per inviare la “Memo bolletta semplice”, primo passo per rendere più chiari consumi e fatturazioni (seguiranno altre migliorie grafiche «anche investendo sull’uso del colore») prima di tutto ribadisce: «Non esiste un tesoretto da 3 milioni da restituire ai clienti, c’è una bassa incidenza di cosiddetti “errori” di stima, l’importo annuale è più o meno pari all’1% del fatturato, sovrastime e sottostime in termini di bilancio aziendale tendono ad annullarsi, e anzi risultano più numerose le sottostime che le sovrastime a dimostrazione dell’integrità e dell’imparzialità con cui opera l’azienda ». Ma i cittadini “sovrastimati” non sono affatto contenti, anche se il bilancio aziendale è perfetto: da qui le proteste. Interpellanza. Già lo scorso giugno un consigliere circoscrizionale della Lega Nord, Daniele Prelaz, aveva scritto un’interpellanza chiedendo più chiarezza sulle bollette. E anche allora l’azienda aveva prodotto una dettagliata spiegazione. Dalla quale altrettanto si evince come la stessa EstEnergy riconosca che gli adempimenti di legge si traducano, di fatto, nell’impossibilità perunnormale utente di “leggere”consumie costi. Letture. Per legge, EstEnergy ha obbligo di inviare 5 bollette all’anno,ma - osserva - la società distributrice che ha il compito delle letture (AcegasAps) ne fa solo 2 all’anno. Da qui l’esigenza di “stimare” molti consumi secondo criterio “storico”, con successivi conguagli. Ma il consumo storico può variare per diverse e non immaginabili abitudini dei cittadini: più uso di gas con inverni freddi, o meno consumo per azioni di risparmio. E così la stessa EstEnergy ha chiesto «tra il 2011 e il 2012 che AcegasAps realizzi a spese proprie ben 2 cicli di rilievi dei contatori in più rispetto a quelli previsti per legge». Meno stime («che rappresentano “il più probabile” consumo effettuato ma non possono sostituire le letture effettive»), più fatturazioni esatte. Restano “non letti” 7000-8000 contatori all’anno. Porte che non si aprono mai ai letturisti,manonsi sa perché. Il fattore C. C’è un coefficiente che rende “standard” il prezzo del gas sul territorio nazionale, ma nello stesso tempo impedisce (a menodi calcoli impossibili per un normale utente) di mettere a confronto i metri cubi di metano letti sul contatore e i metri cubi “standard” fatturati in bolletta. Lo standard è una garanzia, però rende «fisiologico - rispondeva EstEnergy al consigliere circoscrizionale - che vi sia differenza tra i consumi rilevati, corretti con il coefficiente di conversione C, e i consumi fatturati. Un disallineamento che può risultare ulteriormente amplificato dalla presenza nel computo di consumi stimati, ovvero svincolati dalla lettura del contatore, e già espressi in metri cubi standard». Confusione. «Per non ingenerare maggiore confusione nella clientela - aggiunge EstEnergy - a partire dal 1.o luglio 2009 si è ritenuto opportuno non far più apparire le letture corrispondenti ai consumi stimati, scelta consentita dalla stessa Autorità per l’energia, e volta a tutelare soprattutto l’area triestina, dove il fenomeno dei consumi stimati è più frequente a causa di contatori interni alle abitazioni, inaccessibili ai tecnici della lettura ». (g. z.)
(da Il Piccolo)