Riceviamo la seguente lettera, che provvediamo a riportare per intero:
Tutte cose che il nostro movimento aveva evidenziato, con la contrarietà all’abrogazione del decreto Ronchi, che poteva eventualmente essere modificato per migliorane l’efficacia, anche la tutela delle fasce deboli.
Sicuramente è utile un ragionamento sui costi necessari alla fruizione collettiva dell’acqua, perché è evidente il problema del recupero di risorse, che il pubblico oggi non detiene.
Oltre a ciò è indubbio che bisognerà mettere mano ad una nuova normativa nazionale in materia, auspichiamo buon senso dalla politica e dalle amministrazioni, in attesa di norme attuative efficaci e sostenibili.
Giorgio Cecco
Coordinatore Regionale del Friuli Venezia Giulia
FareAmbiente