Ott
29

Vito De Canzio: l’intervista con la voce di Blast e il successo di “Crazy man”

Monfalcone - Palermo Ottobre - 2014
(via cellulare oramai giunto al suo punto di non ritorno :D che incredibilmente non si è mai spento durante la nostra conversazione)

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di Katya Malagnini
https://www.linkedin … om/in/katyamalagnini

Sia chiaro. Io sono una che detesta i luoghi comuni e gli stereotipi. Li combatto con tutta me stessa in ogni ambito della vita.
C’é da ammettere, però … che alcuni di essi talvolta sono tangibili, come lo è quella meravigliosa cadenza nel parlato, tipica del dialetto siciliano.
E invece no. Manco sta soddisfazione :’(
Succede che un sabato pomeriggio qualunque, chiami Vito De Canzio, musicista, frontman, cantante e insegnante di canto, e ti crolla pure questo mito.
Dizione impeccabile che in confronto, posso andarmi a nascondere dietro alle piante di fichi d’India. Ci parli e mai più diresti che è siciliano, eppure, lo è eccome. Nato a Palermo qualche anno or sono :D sotto il segno dei Gemelli , Vito, oltre a essere tutto ciò che vi ho elencato prima… è LA VOCE *_* del progetto Blast, proprio quello che poco più di vent’anni fa, ci trasportava con intensità nella scena underground, quella più emotiva e sanguigna nel regno dei club italiani degli anni novanta. Se i titoli “Crazy man”, “The princes of the night”, “Take you right” e “Sex & Infidelity *_*” non vi dicono nulla, chiudete pure la pagina e andate a sentirvi il Pulcino Pio :’D (senza offesa per il Pulcino eh?).
Se invece ricordate mooolto bene le emozioni che la sua voce è stata in grado di dare, siete nel posto giusto: Vito è qui e ci racconterà la sua storia come un fiume in piena, tanto che nonostante il mio andazzo notoriamente imbruttito :D faccio molta fatica a interromperlo per potergli fare qualche domanda, e a un certo punto, mentre lo ascolto, ne approfitto pure per mettermi lo smalto sulle unghie :D

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Sono figlio di un uomo stonatissimo e di una bravissima cantante e per fortuna, ho preso da mia madre :D
Lei cantava quando era ragazza, poi ha smesso. Sono quindi cresciuto ascoltando dischi buoni, quelli degli anni cinquanta e sessanta. Ho iniziato a cantare all’età di quindici anni e grazie al cielo, i miei genitori non mi hanno mai tarpato le ali in termini artistici. Cantavo nei locali ma facevo anche il vocalist in discoteca e poi ho incontrato Roberto Masi e Fabio Fiorentino e lì è cominciata la storia di Blast.

Aho e che stai a fa er riassunto? Mica siamo a scuola :’D
Quanta fretta, ndo vai :D frenaaaaaaaaaaaa lì ci arriviamo con calma.
Quindi facevi il vocalist: ma dicevi anche quelle cose idiote D.O.P. :D tipo “chi non alza le mani muore domani” ?

:D anche se preferivo fare pezzi soul & blues su base. Il mio forte era Rick Astley, per me il migliore di quel periodo. La sua imitazione mi riusciva benissimo, cantavo sopra la sua voce e in discoteca era un successo, perché nonostante fossi un ragazzino… avevo un vocione assurdo.

Lo sappiamo *_* Ti scambiavano per Rick?
No, ma la cosa mi agevolava moltissimo nei rapporti interpersonali. All’epoca uno faceva il vocalist/cantante/dj, soprattutto per beccare!

Diciamo le cose come vanno dette: si operava per ingrumare f*** insomma :’D
Ecco (ride).

Ora sì che possiamo parlarne :D arriviamo ai primi anni novanta (per la precisione al 1993) e alla nascita del progetto Blast: parla! :D
Eravamo tutti molto selvaggi, non eravamo avvezzi alle dinamiche della discografia ma avevamo moltissima voglia di fare. Il produttore primario del progetto era Roberto Masi, che aveva iniziato la sua collaborazione con la Flying Records (etichetta storica degli anni novanta, di cui la Umm era una sub label) e si trovava alla ricerca di qualche produzione più completa. Mi ha contattato e siccome sono una persona immediata che scrive e canta di getto, mi sono buttato. Poi non ho capito più nulla: serate in tutta Europa e America, delle quali ho ricordi bellissimi, in particolare dell’ Inghilterra, dove abbiamo avuto una fortissima leva grazie a “Crazy man *___* che per sette settimane è rimasta in house chart. In quel periodo fu fatta anche beneficienza a favore degli alluvionati, per la tragedia che colpì Alessandria. Nacque anche un bel rapporto con Linus e Albertino, che con le nostre produzioni erano già stati molto carini. Come spesso accade, dopo quattro anni di carriera assieme, abbiamo deciso di separare le nostre vite artistiche. Ho proseguito come cantante live, suonando rhythm & blues in diverse situazioni. Fabio è uscito dal mondo discografico per dedicarsi all’azienda di famiglia e Roberto ha continuato a fare il d.j. Lui è davvero un animale da palco. Ci siamo rivisti in occasione di un Capodanno in Piazza a Palermo dove c’erano circa 600.000 persone. *_*

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Continuo a scrivere, canto e faccio il produttore. Ho scritto dei brani che sono andati molto bene in America, poi sono tornato definitivamente alla live performance. Amo cantare dal vivo, voglio fare questo perché mi piace troppo.

Sì ti prego, canta *.* *.* *.* *.*

Ogni tanto collaboro con Vincenzo Callea dei Ti.pi.cal non so se conosci…

Uhm…sì, mi sembra di averlo già sentito nominare :’D

e anche con Riccardo Piparo, sempre dei Ti.pi.cal.
( che oltre al progetto Ti.pi.cal ha fatto anche “Don’t leave me” con Cheryl Porter…e #nonsoserendo muoro *_*).
Per me, loro sono amici molto stretti e li sento molto più come miei amici che collaboratori. Ci vediamo praticamente sempre.

Con la mia formazione, nel 2008 sono stato invitato da Peter Gabriel (*_*) ed eravamo l’unica band italiana.
Immagina cosa possa voler dire entrare nel suo mondo, nella sua concezione dell’audio e della discografia … è stata una delle esperienze più belle.

Vito, parliamo seriamente: hai la consapevolezza della bellezza della tua voce?

Sono consapevole di avere un dono e del potere che può avere un frontman. Se uno ha un dono, lo deve sfruttare e onorare.
Ho studiato tanto tecnica vocale, ma non ci ho mai posto attenzioni maniacali. Cantare è un dono e la tecnica ti aiuta solo a padroneggiare uno strumento, ma se lo strumento non ce l’hai … è inutile pure la tecnica.
Più che la timbrica, a impressionarmi è il potere evocativo che può avere un frontman o anche un d.j.
Chi sta davanti a una folla ha un potere immenso!
Mentre tu suoni e vedi una tipa bellissima che parla col figaccione di turno, noterai che lei, distrattamente, muove i piedi o accenna alla canzone che tu stai cantando/suonando.
In quel momento, tu sei nella sua testa molto più di quel figaccione.

A proposito di similitudini… perché io c’ho sto brutto vizio che le sento ovunque :D (e non solo io eh)?
Nel 1994 *_* quando uscì “Can we live” di Jestofunk *________* con la voce di Ce Ce Rogers, tra i non addetti ai lavori (gli addetti ovviamente sapevano) si sparse un chiacchiericcio sul fatto che la voce di Blast e di Jestofunk fosse la stessa. Tu ci senti una somiglianza?

Sì, senza dubbio. A quei tempi, poi…lavoravo con Roberto e facevamo le serate dove io la cantavo. Il pezzo di Jestofunk rimane una delle più alte espressioni dell’house music.

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Già che ci siamo… ce la sentiamo che fa sempre bene al cuore:
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Jestofunk “Can We live”


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Ecco, se tu mi dici che la canti ancora, io prenoto immediatamente un volo per la Sicilia *_* e vengo a sentirti.

Se tu mi dici che vieni, io te la preparo. Ti faccio il live, suonato e cantato.

Dopodiché potrò morire felice *___________*

Nel frattempo, Facebook che vede anche dentro agli organi interni, già mi suggerisce tra le pagine, quella di e-dreams, con tanto di offerta sul volo Trieste-Palermo. Come faccia a sentire le telefonate non lo so, tuttavia, vi posto l’immagine, in modo tale che ci pensiate due o anche tre volte prima di scrivere i vostri cacchi privati :D

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Perché non hai tentato una carriera internazionale?
Forse perché in quel periodo ero troppo giovane per affrontare determinate cose e troppo addentrato nella comodità italiana. In quel momento stavo bene così e dopo Blast e una carriera live avviata, mi è risultato più difficile abbandonare tutto; ho quindi preferito fare l’autore per produzioni internazionali. Il panorama internazione ha difficilmente goduto di belle voci. C’é stato un periodo di oscurantismo dove c’erano delle cose che facevano a dir poco ribrezzo.
Oggi un artista si fa conoscere su Youtube o attraverso un reality, di conseguenza è più facile trovare ragazzini/e da plasmare che artisti veri. Oramai sono cambiati i canali di promozione.

Che ne pensi dei nuovi artisti sulla scena internazionale?
Oggi il confine tra dance e pop è molto labile, non si parla più di vendite ma di ascolti.
Ci sono artisti incredibili, come Bruno Mars, Adele, Rihanna, Justin Timberlake.

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Non credo nei reality, sono una stronzata col botto. Da lì esce gente terribile.

Mi fai un esempio di “gente terribile”?
Siamo in Italia e abbiamo fatto arrivare “X Factor“, che in America è veramente qualcosa di qualitativamente alto, a livello di scouting artistico. Tutto questo per cosa? Per fare arrivare in finale un personaggio dal nome di Nevruz, che sembrava uno a cui era stato appena fatto un TSO :D
Hanno fatto vincere “The Voice” a una suora e ora le fanno fare “Like a Virgin” una cosa improponibile, nemmeno nelle balere più assurde.
In Italia non abbiamo mai saputo gestire i reality.

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Blast feat. V.D.C. “Sex & Infidelity”

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Come detto in apertura, sentendoti parlare si nota una totale assenza della tipica cadenza che contraddistingue solitamente il vostro meraviglioso dialetto. Hai fatto qualche corso di dizione?

No ma in casa mia si è sempre parlato l’italiano quanto il siciliano. Sono sempre stato abituato a viaggiare, i miei erano sempre in giro e con mia sorella (l’altra scimmia di casa De Canzio :’D) ho sempre parlato in italiano. Però ci tengo a dire che il dialetto ha sempre il suo perché.
Dopo tre mojiti comincio a essere convincente con il siciliano :D

Torniamo un attimo agli anni novanta:
chi ti piaceva come djs, produttori e voci di quegli anni?

CeCe Peniston, Marta Wash e tutte quelle che hanno fatto musica in quel periodo. Mi piacevano i C & C Music Factory, Todd Terry, Roger Sanchez. Con le loro produzioni muovevano le montagne.

Quanto sei sofisticato :D

Quella da me tanto amate e spesso definite (:-(( ) come maranzate non le ascolti? La dance degli anni novanta, intendo…

Tu ogni tanto fai delle foto che mi toccano il cuore …

^_^

conservo un incredibile ricordo dei Datura

( i Daturosi :D:D:D ^_^ e li salutiamo con un abbracciotto stritoloso :D)

Secondo me sono stati la vera innovazione, che mai finiva nella maranzata. Due produttori pazzeschi.

Mi piaceva molto anche Francesco Zappalà (*_*), i Da Blitz, con la stupenda voce di Viviana (ciao Viviiii :D).
Lei è una grande. Sempre attiva, poi insegna come me… Il progetto Da Blitz era incredibile! Gente con cervelloni enormi!
Anche se ero orientato sulle sonorità più house, “Stay with me” l’ascoltavo eccome!

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Perché non cantate insieme tu e Viviana?

Sarebbe bellissimo!

E tu ci fai da management.

Aggiudicato :D ho sempre pensato fosse questa la mia strada :D visto che svolgo dalla nascita una funzione di pon… ehm di tramite :D tra le persone :D:D:D:D

Dai, e sia allora! La Malagnina in versione management :D entro nel personaggio e rincaro la dose: perché non fai l’ospite sul palco degli innumerevoli eventi anni novanta che vengono svolti in tutta Italia?
(messaggio per organizzatori: Vito lo gestisco io :D:D:D:D e per avere lui, dovrete chiamare me e far suonare me, mia mamma, mio marito, i miei amici del cuore, e come personale del locale, mettere tutti i parenti. Come dite? Ah non funziona così? :D Eppure… a vedere in giro …Sembrava che funzionasse così…. )

Allora…
Vincenzo Callea (a ridaje… questo sta sempre in mezzo :’D … ^_____^)

Insomma, ti diicevo: Vincenzo ha lanciato una serie di serate anni novanta e ne ho fatta qualcuna come ospite. In onestà, dico che per gli altri eventi non sono mai stato chiamato, altrimenti avrei accettato!

Ecco… ora io lancio un appello (un altro? :’D) a tutti gli organizzatori dei Festival anni novanta! Chiamatelo! Chiamate Vito!!! Occhio che vi controllo :-P

Però Vito… potremmo organizzare qualcosa noi invece (che se aspettiamo gli altri…)

A quale delle produzioni Blast sei più legato? (azz, mi sorprendo di quanto a volte possa essere idiota il mio livello di domande :D)

Senza dubbio “Crazy Man”!

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Qui il meme me lo metto da sola :D
Sentiamocela…che è meglio :D

Blast feat. V.D.C. “Crazy man”

“Crazy Man” fu il pezzo della svolta. Anche “The princes of the night“. Entrambi parlano della stessa cosa, di panorami che non avrei mai potuto vedere a livello professionale. Ora mi sembra tutto un po’ scontato ma all’epoca, il mondo delle discoteche vantava un’espressione artistica mica da poco! In quegli anni iniziava a vedersi il trasformismo nei locali, con i correlati eccessi, positivi e negativi.

Cercavo di capire questi eccessi e mi ha sempre colpito questa cosa. Chi trasformava l’eccesso in arte e chi ne faceva arma di auto distruzione. “Crazy man” era legata agli aspetti negativi di questo contesto (come l’autodistruzione) mentre “Princes of the night” si riferiva alla possibilità di poter diventare qualcuno. Due interpretazioni diversissime della stessa cosa.

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Già che ci siamo… ascoltiamo anche “The princes of the night” (occhio all’inizio) *_*
Blast feat. V.D.C. “The princes of the night”

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Spesso suonavamo nei club gay, che erano quelli dove si faceva la migliore house, e vedere (da eterosessuale) la consapevolezza del mondo gay, mi rendeva felicissimo.

L’house è una musica che porta alla liberazione sotto diversi aspetti.

Visto che abbiamo toccato l’argomento, da eterosessuale anch’io … anche se sarebbe più corretto scrivere asessuale :D:D:D:D:D ne approfitterei per lanciare un altro appello (e quanti appelli aho, stai a vedere che siamo a scuola sul serio :D)
Le persone omosessuali (che già chiamarle così mi irrita, perché significa fare distinzioni che non voglio fare, ma serve per farvi capire il concetto) sono PERSONE come tutte le altre. Stop a discriminazioni, omofobia, e altre amenità tipiche di menti più chiuse di una galera.

Cosa ti manca degli anni novanta?
La grande creatività, quello spirito geniale con cui venivano fatte le produzioni. I dischi all’epoca erano fatti sulle bobine, con i multi traccia… e per una sequenza scleravi una notte intera.
Oggi, con le librerie preconfezionate ogni ragazzino è convinto di essere un produttore affermato. Mi spiace ma no: manca la grandissima creatività di quegli anni.

Dì qualcosa ai produttori per stimolarli a fare un disco con te:
Puntate su chi ha esperienza e non solo su chi ha immagine! Inoltre, credete in chi ha creatività e storie da raccontare! Sono in molti ad averne (me compreso)! Spesso non veniamo scelti a causa dell’immagine. La musica si sta inaridendo, scegliete i contenuti!

Mi dici qualche nome di artisti sopravvalutati?
Tra gli italiani ti dico Bocelli, tenore che piace agli americani. Bravo ma non è all’altezza dei fenomeni di un tempo.
Un artista internazionale? Ariana Grande e poi…
Madonna. Ottima manager di se stessa, ma non è un’artista competa. Si è costruita benissimo.
Vedo tanto talento artistico invece…in Lady Gaga.

*____*

Nulla di nuovo eh? Però canta molto bene.

Totalmente d’accordo.

Fedez è un tipo pazzesco. Benedico Caparezza, Fabi, Silvestre e Gazzé.

Tra Ligabue e Vasco Rossi chi salvi?
Senza dubbio Vasco. Ho visto un suo live e m’ha fatto paura la sua forza, è incredibile. Un trascinatore di folle con un immenso potenziale rock.
Poi c’é Lorenzo Cherubini (meglio conosciuto come Jovanotti) che è un gradino più in su di tutti gli altri. Ha le idee e una grande ricchezza interiore.

Andiamo nel tuo privato: un ricordo particolare della tua infanzia?

Avevo un rituale che mettevo in atto quando mia madre usciva a fare la spesa: io mettevo su il disco Julio Iglesias velocizzato a 45 giri :D e correvo come un pazzo per casa. Ero biondo, con gli occhi azzurri, proprio come il protagonista di “Mamma ho perso l’aereo” quando realizza di essere rimasto solo a casa.
Quando mia madre rientrava, mi trovava esausto :D in salotto, con il disco finito che continuava a girare. Per me era meglio di uno stupefacente.

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Tu vivi in Sicilia: cosa ti piace particolarmente di quella zona? (qui il livello banalità cresce notevolmente :D)
Fino a tre giorni fa c’erano 28 gradi…per esempio…

Ti odio.

Al di là delle grandi città, andando in giro per Palermo ho trovato una movida straordinariamente viva. Attenta: non parlo di musica, ma di gente. C’é sempre gente in giro per Palermo. Naturalmente, ci sono pro e contro. Non offre molte come strutture… ed è pur sempre una città isolana: arrivare in altre città è difficile.

Pensa me che abito vicino Trieste… lontano da tutto
ah ma Trieste è meravigliosa !

*_* sììììììì
Pensa che ho un’amica che abita a Sistiana

Ma è a 10 km da casa mia!!
(vedi… sti amici che vengono e non ti chiamano :D vabbé che manco io quando son stata a Palermo ho chiamato lui :D)

Appena torno da quelle parti ci dobbiamo vedere, magari ti vengo a fare da vocalist … Dai che ci divertiamo

*_* !!! Dobbiamo assolutamente accordarci !!! Piuttosto…
no ?? Questo Vincenzo Callea :D:D che organizza serate :D:D:D:D potrebbe organizzare qualcosa con tutti e tre!!! :D:D

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Vito De Canzio a tavola: che te magni?
Caschi male …sono la persona più onnivora dell’universo, posso mangiare qualsiasi cosa. di tutto.
Non amo i dolci, adoro buttarmi sulle schifezze più salate possibili. Qui in Sicilia abbiamo di tutto e di più… ci sono talmente tante cose che puoi mangiare una cosa con la certezza di non fare un replay della stessa cosa per almeno un mese!

Avete le angurie più buone del mondo *.*
Sì, ma ci sono anche altre cose …
(esiste altro oltre ai cocomeri? *_*)
ci sono i fichi d’India!!
Buoni, ma non saranno mai come i cocomeri :D:D #unacausapersa

Tu che sei venuta a Palermo, mi potevi pure telefonare! Ci vedevamo sicuramente!

Qui c’é un detto che dice: “testa che non parla, si chiama cocomero”.

Ecco vedi? Tutto torna! :D

Mea culpa…ok ” … parla lui, che viene a Sistiana :D:D:D

Quando non sei impegnato con la musica che ti piace fare?

Come hai visto ho due gatti..

Sì li ho vistiiii *_* ghiùùùùù

Li adoro e sto gestendo l’inserimento del nuovo arrivato senza che la mia assassina :D lo danneggi. Non vorrei trovarlo legato a una sedia :D

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Poi adoro il cinema, vado per locali… e ho una passione costosissima, quella per gli orologi, che condivido con Mauro Ferrucci.
Non sono un “Rolexaro”, mi piacciono gli orologi con carattere, costosi … molto costosi.

Colore preferito?
Vesto spessissimo di scuro, prevalentemente nero, ma il mio colore preferito è l’arancio.
Sono una persona positiva, l’arancio mi piace perché è vivo, sanguigno, ma non incazzato come il rosso.

Tendi a curarti tanto? Sei quel tipo di uomo che spende tanto in cosmetica?
Scelgo accuratamente il profumo :”Egoiste Platinum” di Chanel… lo uso da una vita.

Wé, ma vi ricordate quant’era bella la pubblicità di Egoiste? Era bellissima!!! Non c’entra ‘na fava, ma tié #chemagariChanelmimandaqualchepalette :D:D:D

Praticamente una delle vetrine di Chanel l’hai pagata tu :D:D:D

Sì, più o meno… :D

Per il resto mi curo poco con le creme. Uso un contorno occhi, quello sì. Naturalmente mi lavo :D:D
(che bei momenti!! :D) quindi non uso il profumo per coprire gli odori. La pulizia personale è insostituibile!
Ecco, lavatevi ! :D:D:D:DPer favore!!!!

Blast feat. V.D.C. “Take you right”