stef burns Stef Burns parte da Muggia, in attesa di Vasco

Comincia questa sera al “Verdi” la tournèe del chitarrista americano che suona da tanti anni con il “Komandante”
LEGATO A TRIESTE «Ho registrato il disco alla Casa della musica, la città è per me come una seconda casa, e adoro le “fave”: ne vorrei una valigia piena…»
di Gianfranco Terzoli wTRIESTE Parte stasera dal teatro Verdi di Muggia (inizio ore 20) la sessione italiana del winter tour della Sbl, band dello storico chitarrista di Vasco Rossi, Stef Burns. In questo giro di concerti, organizzato da ULive, che toccherà un po’ tutta Italia, i chitarristi che accompagnano dal vivo il Vasco nazionale saranno addirittura due: sul palco assieme a Stef, con il Blasco dal ‘95, ci sarà infatti anche il nuovo acquisto Vince Pastano. Aprirà la serata, organizzata dalla Pro Loco Muggia in collaborazione con il Comune rivierasco, la triestina Rail Road Band.
Prevendita da Ticketpoint Trieste e da La Bottega degli Animali di Muggia. Con il leader, voce e chitarra, completano la Stef Burns League Pastano alla chitarra, Paola Zadra al basso e Juan Van Emmerloot alla batteria. Il chitarrista californiano del Komandante e da oltre dieci anni anche di Huey Lewis and The News, è legato a Trieste, dove ha suonato al Rocco con Vasco e registrato alla Casa della Musica, da un profondo rapporto. «È come una seconda casa – rivela – ogni volta che ci vengo a suonare alloggiamo in un meraviglioso albergo vicino al mare. E ho imparato a mangiare le “fave”, buonissime: ne porterei con me una valigia piena». Tutto è cominciato grazie all’amicizia con dei musicisti triestini. «Valdemarin, Muscovi e Toffoloni – ricorda Burns - mi hanno fatto scoprire questa zona e conoscere posti bellissimi. Ho tanti amici qui. Siamo orgogliosi e carichi per questo tour le prove stanno andando alla grande.
Sono contento di avere con me un vecchio amico come Pastano, una grande bassista e quello che è quasi un fratello, Van Emmerloot, che ha suonato con me in tre gruppi. La scaletta è molto varia: suoneremo pezzi dei miei primi due album, metà del nuovo “Roots & Wings” (Ultratempo/Self) e alcune cover: mi piace inserire brani dei gruppi con cui sono cresciuto e sono un po’ la storia del rock: Beatles, Cheap Trick, The Kinks».
Sta per iniziare una nuova tournée con Vasco. «Non vedo l’ora di tornare sul palco con un grande gruppo: spacchiamo di nuovo. Il “nuovo” di Vasco contiene pezzi che sarà divertentissimo suonare dal vivo: hanno molta energia, sono molto rock, ad esempio “Come vorrei”. Il bello è che a ogni tour Vasco cambia canzoni inserendo sempre una sorpresa o due: sono curioso di vedere quali classici farà». Ha prestato la sua chitarra allo spot per il Gran Premio di San Marino di Motogp. «Da quando sono arrivato in Italia sono un fan della Motogp e di Valentino: ho visto cose che non pensavo fosse possibile fare con la moto. Vado piano, ma mi piace andare in giro con la mia Harley Davidson. Essere lì in pista prima della gara è stato molto bello e sono anche un portafortuna, perchè Vale ha vinto…».
Il rock in questi anni per Burns (che ha suonato anche con Fripp, Satriani, Prince) è diventato un po’ più commerciale. «Anche il country e il western negli Usa sono diventati come il rock anni Ottanta. Oggi ci sono sempre i grandi che vanno in giro come i Rolling Stones o i Foo Fighters, che sono già storici anche se suonano solo dal ‘93. Non mi sembra che per i nuovi gruppi rock ci siano gli spazi che c’erano prima, anche se ci sono ancora grandi concerti e nuove band. Nei club senti tanti gruppi validi, ma è difficile essere diversi e nuovi. Se nel rock classico metti il tuo tocco e la tua creatività puoi emergere, al di là del successo di vendite». Internet può essere una distrazione per i giovani musicisti. «È tutto lì a portata di clic. Da ragazzo – conclude - avevo solo tre dischi: B.B.King, Chuck Berry e The Beatles, ora puoi reperire di tutto.
Può distrarti dall’andare ad approfondire uno stile, ma magari ti permette di essere più versatile, studiando un po’ di rock, di jazz, di blues. Puoi vedere cose che non avresti mai immaginato, come vecchi spezzoni live di Jimi Hendrix». La Rail Road Band esegue cover rock-blues, spaziando dai Van Halen a ZZ Top e toccando anche il rock di virtuosi come Andy Timmons.

da “Il Piccolo” giovedì, 13 novembre 2014


concerto, Teatro Verdi di Muggia, Muggia