premio grado giallo premio tedeschi Successo per la settima edizione del festival letterario di Grado (Go) dedicato a thriller, poliziesco, noir, spy story e horror

“GRADO GIALLO”: SI CHIUDE OGGI, CON OLTRE 3.500 PRESENZE. TEMA DEL PROSSIMO ANNO, IL POTERE E I GENERI DEL MISTERO

Tra gli ospiti dell’ultima giornata, il tedesco Oliver Bottini e i corrispondenti Sergio Canciani e Michael Sfaradi.

Grado, 5 ottobre 2014 - Si è chiusa oggi a Grado (Gorizia) la 7/a edizione di Grado Giallo, il festival letterario dedicato al genere giallo-noir, dopo tre giorni punteggiati da numerosi appuntamenti, tra letture, incontri con gli autori, mostre e spettacoli, cene con delitto e laboratori, che hanno trasformato la località dell’Alto Adriatico nella capitale di uno fra i generi letterari più amati.
Sono state oltre 3.500 le presenze - riferiscono gli organizzatori (capofila il Comune di Grado e l’Università di Trieste) - a questa edizione del festival, sul tema “La paura e i generi del mistero”. Ed è già stato lanciato il leit-motiv del festival n. 8, che sarà “Il potere e i generi del mistero”, ha anticipato il presidente del Comitato scientifico del festival Elvio Guagnini, docente di Letteratura italiana all’Università di Trieste e tra le ‘anime’ della manifestazione, decisamente soddisfatto dei risultati di pubblico e della ormai consolidata qualità delle proposte in rassegna. “Nell’edizione 2015 – ha spiegato Guagnini –, continuando il filone vincente del rapporto tra i generi del mistero e i temi più scottanti dell’attualità, il festival si concentrerà sul potere, dalle sue forme visibili, a quelle più occulte”. L’attenzione per i grandi problemi del mondo contemporaneo è stata la chiave del successo anche secondo Flavia Moimas, dirigente del Servizio Cultura del Comune di Grado. “Il pubblico ha gradito moltissimo questa formula – ha detto -, così come ci testimoniano il web e i social network, che hanno registrato almeno 3.000 contatti in tre giorni. Rispetto all’edizione precedente – ha aggiunto -, le presenze sono complessivamente aumentate, tenendo conto del fatto che c’è stata una lieve riduzione del numero degli appuntamenti”.
Un apprezzamento per la 7/a edizione è stato espresso anche dal sindaco di Grado, Edoardo Maricchio. “Questo festival – ha dichiarato - è diventato un appuntamento atteso che coinvolge tutta la città e rappresenta un’occasione importante per far conoscere una Grado diversa, misteriosa ma sempre accogliente e in grado di emozionare”.
Molto gettonata la sezione speciale dedicata ai ragazzi e ai bambini, che ha registrato la partecipazione di oltre 600 allievi e studenti delle scuole. Successo anche per la mostra mercato del libro, per la visita guidata di Roberta Bressan a Grado noir (oltre 50 persone) e per le cene con delitto della Compagnia Quelli del Delitto, per le quali si è registrato un tutto esaurito.
Il Comitato scientifico di Grado Gialllo, coordinato da Elvio Guagnini e composto da Franco Forte, direttore editoriale delle collane Mondadori diffuse nelle edicole, e Flavia Moimas, ha assicurato che anche per l’anno 2015 ci sarà il Premio Grado Giallo, quest’anno vinto da Massimiliano Govoni con il racconto “L’oro delle Alpi” pubblicato nella collana Gialli Mondadori con “Le immagini rubate” di Manuela Costantini, racconto vincitore del prestigioso Premio Tedeschi.
Oggi a Grado una rassegna di nuove proposte, “Gialli in passerella”, introdotta dal giallista Veit Heinichen, che ha intervistato il pluripremiato (tra cui Deutscher Krimi Preis 2005, Berliner Krimipreis 2013) scrittore tedesco Oliver Bottini, autore di “Omicidi nella neve”, suo primo romanzo pubblicato in Germania nel 2004 e ora tradotto in Italia (edizioni Beit). “Nei suoi romanzi – ha commentato Heinichen - è sempre presente un tema molto vicino alla nostra regione, che è quello dei confini. Il suo contatto con diverse culture si rispecchia infatti nelle sue opere”. Bottini ha sottolineato che nei suoi romanzi ad essere protagonista è innanzitutto “la società, che raramente viene descritta con verità dai mass media contemporanei, anche in Germania”.
A seguire, in passerella, Alberth Mayhem (Il Ponte del diavolo), Barbara Pascoli (L’uomo sbagliato), Massimiliano Penazzi (La dannazione del falco), Andrea Ribezzi (Ombre diffuse), Patrizia Calamia (La galleria dei mille volti) e Michela Gecele (I fiumi sotto la città).
Poi l’intervista “Scrivere gialli, scrivere di gialli”, con Franco Forte, che ha presentato il suo nuovo libro “Ira Domini. Sangue sui Navigli”; a seguire “Desaparecidos: paura e libertà”, la conversazione di Sergia Adamo con Octavio Prenz a proposito de “Il signor Kreck” (Diabasis, 2014). Di “Ucraina: cosa c’è dietro?” ha parlato il giornalista e corrispondente Sergio Canciani, a lungo inviato in Russia. “Dietro la crisi ucraina – ha spiegato – c’è la storica paura della Russia di essere accerchiata. Un timore che risale all’epoca degli zar e che vive oggi nelle politiche di Vladimir Putin. La Russia non può permettere che l’Ucraina, suo bastione occidentale, entri nella Nato, specie perchè – ha concluso - si sente vulnerabile anche a Oriente davanti a un possibile pericoloso allargamento della potenza cinese”.
In conclusione, “La guerra e i suoi racconti, quando il reportage diventa narrativa”, conversazione con lo scrittore e giornalista free lance italo israeliano, collaboratore di Libero come corrispondente da Israele, Michael Sfaradi. Il reporter ha affrontato il tema del racconto delle notizie dai teatri di guerra e l’influenza che le stesse hanno sulla narrativa contemporanea, presentando due suoi lavori: un reportage dalla Striscia di Gaza del luglio scorso e il libro “Il sorriso della morte” (edizioni PS Roma). “Da queste letture – ha illustrato Sfaradi - si evince quanto sia sottile, per chi come me fa narrazione e giornalismo, la linea tra la descrizione di un fatto reale e la narrazione di un fatto verosimile ma non vero”.
Realizzata dal Comune di Grado con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’ateneo triestino e il Giallo Mondadori, la rassegna si è avvalsa da quest’anno della collaborazione della RAI-Friuli Venezia Giulia e del sostegno di Turismo Fvg, oltre che del patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, dell’Università di Trieste della Provincia di Gorizia e della Fondazione Carigo. Fondamentale anche la collaborazione con ristoratori ed esercenti gradesi, e con i partner tecnici del festival (tra cui Isis Monfalcone – Alberghiero di Grado, Ascom di Gorizia, Git - Grado Impianti Turistici, Consorzio Tutela Vini Collio e Carso, azienda Collavini).

Info: www.gradogiallo.it e Facebook: www.facebook.com/gradogiallo.

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