ludamerEl ludamer - il letamatore, ma anche letamaio - è una figura ben nota nei ricordi di bambino, di chi ha vissuto almeno gli anni ‘60. Molto attivi nelle periferie di Trieste, e nell’Altipiano carsico, i “ludameri”, a detta di alcuni non sono ancora scomparsi, anche se la concimazione oggi viene fatta pressoché totalmente a macchina. Erano vestiti perennemente in abiti da lavoro, nel cosiddetto “terlis”, ma i più raffinati svolgevano il proprio lavoro in giacca e pantaloni più nobili, e giravano quasi sempre con l’inseparabile carretto e la pala.
Quando il concime era prelevato dalle concimaie delle stalle o delle scuderie veniva disposto a mucchi all’aria aperta sui campi da letamare. Per impedire che il mucchio si disseccasse e per accrescere la qualità finale di concime, vi si intercalavano strati di terra, in generale zolle erbose prese nelle parti incolte della coltivazione, su quelle ‘terre fredde’, di cattiva qualità, che in ogni luogo venivano sacrificate, spogliandole periodicamente del poco di humus che vi si era formato, allo scopo di arricchire la parte produttiva della coltivazione qualificata come ‘terre calde’, secondo la terminologia usata nel XIX secolo. Il consiglio poi che il letame non venisse spinto troppo profondamente nel suolo, era fondato evidentemente sull’esperienza e coincide coi dati attuali dell’agronomia. Se sotterrato troppo profondamente, il concime organico non può infatti continuare a tramutarsi in humus, dato che ha bisogno d’aria, della vita del suolo, e di umidità e l’attività del suolo è più intensa nello strato che si trova tra i quattro e i dodici centimetri al disotto della superficie.

Vecchi trattati dello spargitore di letame raccomandano così:
Spargete i vostri letami mischiati alla terra su terre sabbiose; poiché d’estate fa caldo e caldi sono i letami e la sabbia, e quando i tre calori coincidono, a causa di questa grande calura, i grani si gonfiano dopo la festa di San Giovanni e specialmente gli orzi che crescono nel terreno sabbioso, e, a sera, la terra che è mischiata al letame rinfresca la terra sabbiosa e genera una rugiada che fa molto bene al grano. Le vostre terre letamate, non lavoratele troppo profondamente, perché il letame si perde discendendo. Ora voglio dirvi i vantaggi che voi ricavate dai vostri letami mescolati alla terra: se i letami sono buoni e puri, dureranno due o tre anni a seconda che la terra sia fredda o calda; i letami mescolati a terra dureranno il doppio, ma non saranno così efficaci…; se mettete i vostri letami dopo aver preparato la terra per la semina, quando arate per la terza volta, saranno ben sotterrati; e quando arerete per seminare, saranno ricondotti in alto con la terra rimossa; e se voi li spanderete dopo aver arato per la terza volta, seminando saranno riportati sulla terra, poco mescolati con questa; ciò non sarà un vantaggio.

Infine, una curiosità: un tempo, el ludamer, usava assaggiare il letame per sincerarsi immediatamente della sua bontà.


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