piccolo 16-7-2014Autorità Portuale ai ferri corti con il quotidiano locale, per un articolo pubblicato oggi in pagina 1 del giornale cartaceo, riguardante la rivolta dei dirigenti contro Marina Monassi. Ecco il contenuto del comunicato stampa del Porto di Trieste:

In relazione all’articolo pubblicato a pagina 1 de Il Piccolo e dal titolo - Dirigenti in rivolta contro Monassi: «Clima medievale», peraltro ripreso nelle locandine fuori dalle edicole, si precisa che, come già accaduto in varie occasioni in passato, i titoli proposti sia in prima pagina che a pagina 17, non trovano riscontro né nella realtà dei fatti né nel testo degli articoli riportati sempre a pagina 17. Infatti, i dirigenti dell’Autorità Portuale di Trieste non sono affatto in rivolta né sono rappresentati dal sindacato CIU Unionquadri; tale sindacato, infatti, rappresenta semmai i quadri della scrivente Autorità che hanno ritenuto di iscriversi allo stesso. Pertanto, la nota di cui si fa menzione, a firma del delegato Sergio Nardini è semplicemente ed unicamente un comunicato sindacale di detta sigla – peraltro al momento non ancora pervenuto all’Autorità Portuale – che riporta il punto di vista dello stesso e dei suoi iscritti. La lamentata assenza di confronto costruttivo appare fin ridicola, dal momento che con nota in data 14 luglio c.a. inoltrata via fax a tutte le OO.SS., tra cui la CIU, è stata convocata una riunione, nel quadro delle relazioni sindacali dettato dall’art. 39 del ccnl dei lavoratori dei porti, proprio per oggi alle ore 11.30, in prosecuzione di altre tenutesi in precedenza, per fare il punto sulla situazione in materia di personale. Come ben noto a tutti i dipendenti dell’Autorità Portuale ed ai loro rappresentanti sindacali, la situazione del personale è in questa fase necessariamente transitoria e difficoltosa, dal momento che il cospicuo numero di uscite di personale previste, con il contestuale ricambio generazionale mediante assunzioni, è stato posticipato di due anni per gli effetti del cosiddetto “decreto Fornero”. Pertanto, se l’aggiornamento della pianta organica e l’esatta collocazione di tutti i dipendenti nelle rispettive caselle non si è potuto fare in tempi brevi, ciò è dovuto non all’incapacità o alla non volontà dell’Autorità Portuale di Trieste ma unicamente al susseguirsi delle norme di legge che vengono emanate. Nonostante ciò, le attività degli uffici e l’espletamento di tutti i compiti istituzionali è stato puntualmente garantito, grazie non solo alla professionalità e capacità dei dipendenti della scrivente Autorità Portuale, che è stata sempre riconosciuta dall’Amministrazione in particolar modo al personale quadro anche con la puntuale erogazione dei premi raggiungimento obiettivi previsti, ma anche con il mirato inserimento di varie assunzioni, nei limiti imposti dal bilancio e dalla predette norme.
Grazie al proprio personale ed alla propria dirigenza, il Porto di Trieste, in controtendenza agli altri porti italiani, ha registrato un notevole incremento dei traffici in tutti i settori merceologici (petrolifero, containers, ferry/ro-ro e passeggeri). Nel 2013 il volume complessivo delle merci in transito ha superato i 56 milioni di tonnellate con un incremento del 15% rispetto l’anno precedente. Questo risultato ha valso il raggiungimento del primato nazionale e la decima posizione tra i grandi porti d’Europa per volume merci.
A riprova di questi ottimi risultati si sottolinea il costante avanzo di bilancio riportato dall’Autorità Portuale negli ultimi 3 anni. La rilevanza dei dati raggiunti viene anche evidenziata da un Istituto di grande prestigio quale la Banca d’Italia che nel documentare l’andamento Economico – Finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia nel corso del 2013 annovera l’Autorità Portuale di Trieste tra gli enti virtuosi del sistema economico regionale.
Pertanto, pur prendendo atto dell’ennesima strumentalizzazione del quotidiano Il Piccolo in merito al comunicato di una componente sindacale, la scrivente Autorità Portuale intende proseguire nella miglior tutela dei propri dipendenti e nella più oculata gestione del personale, rispettosa dei termini posti dalle leggi vigenti ed in linea con le previsioni del proprio bilancio.


APT, Marina Monassi, comunicati, Il Piccolo