comuni trieste udineDopo l’abbandono da parte dell’amministrazione comunale di Trieste del software Microsoft Office, anche Udine segue l’esempio.
Addio quindi alle licenze a pagamento per i computer dei due Comuni. Ma soprattutto si punta a rivoluzionare l’intero sistema informatico con software open source sempre aggiornati e, contemporaneamente, risparmiare nei prossimi anni circa 360 mila euro.
Il via alla rivoluzione informatica, perché di vera e propria rivoluzione si tratta, è stato dato dalla giunta comunale che su proposta dell’assessore all’Innovazione, ha approvato la delibera con cui l’amministrazione adotterà per tutti i suoi computer un sistema open source, ovvero aperto, libero e non a pagamento. «È una rivoluzione copernicana nell’ambito dell’informatica e dei sistemi informativi del Comune, perché si riconosce l’importanza e la validità di soluzioni open che stanno avendo sempre più successo e che affiancano la qualità del prodotto con la partecipazione di sviluppatori informatici indipendenti. Ma questa scelta comporta non solo un risparmio economico per la casse comunali. Utilizzare questi nuovi strumenti significa anche avere dei sistemi informatici continuamente aggiornati. Il che si traduce in una maggiore efficienza della macchina amministrativa dato che il software libero è tenuto al passo con i tempi».

Il termine inglese open source, infatti, significa sorgente aperta ed indica un software i cui autori ne permettono e ne favoriscono il libero utilizzo, senza alcun costo di licenza. Nella maggior parte dei casi questi software hanno alle spalle una folta community di programmatori che contribuisce al loro aggiornamento, sviluppo e diffusione. Questo consente ai software open source di essere nella realtà ad un livello paragonabile, se non superiore, al software commerciale. Linux, Firefox e WordPress sono tra gli esempi più noti e di maggior successo di software open source. Il pacchetto che si candida a sostituire Microsoft Office è «Apache Open Office».

Il pacchetto proprietario di Microsoft costa circa 400 euro l’uno ed è utilizzato per tutte le necessità di word processing, di foglio di calcolo, di gestione database e di elaborazione di presentazioni. Man mano che nell’ambito dell’ordinario piano di aggiornamento tecnologico del Comune verranno acquistati nuovi personal computer, dunque, si risparmierà la cifra di circa 400 euro per ognuno. Microsoft Office infatti non verrà acquistato e verrà sostituito dall’equivalente programma open source. Basta fare un veloce moltiplicazione per scoprire come nei prossimi anni, con questa rivoluzione, i due Comuni risparmieranno diverse centinaia di migliaia di euro.


software, Comune di Trieste, Udine