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Ottima e lungimirante riuscita, il 21 giugno u.s., del Simposio Internazionale “Opera Houses and Music Festivals in Central and Eastern Europe: Looking for new Talents and New Audiences” promosso dall’Iniziativa Centro Europea (InCE) d’intesa con il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e svoltosi al Ridotto del Teatro stesso in occasione della giornata dedicata alla Festa della Musica.
Il Simposio ha visto il coinvolgimento e la numerosa partecipazione di esponenti di enti e fondazioni teatrali e di festival dei Paesi che compongono sia la membership dell’InCE (Europa centro-orientale e balcanica) che di altri Paesi europei.
Tra gli ospiti il Theater an der Wien di Vienna, il Teatro Nazionale di Timisoara, il Teatro Nazionale di Bratislava, il Festival Internazionale “Sarajevo Winter”, il Teatro dell’Opera di Macedonia, il Festival Internazionale di Izmir, il Ljubljana Festival, L’Accademia d’ Ungheria, il Ravenna Festival, I Solisti Veneti ed il Mittelfest. I lavori sono stati aperti dall’Ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, Segretario Generale dell’InCE e dal Sovrintendente della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, Claudio Orazi che ha letto il messaggio augurale e di plauso all’iniziativa inviato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini. Orazi ha altresì sottolineato l’importanza del Simposio come “occasione per condividere e discutere i temi della cooperazione internazionale e dell’accesso ai fondi europei volti soprattutto al perseguimento di progetti ispirati a grande concretezza che contemplino sia attività dedicate al repertorio lirico-musicale tradizionale come pure a nuove commissioni d’opera di giovani compositori ed alla danza.” Un saluto di benvenuto anche da parte del Sindaco Roberto Cosolini e dall’Assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti che ha evidenziato l’importanza del confronto, soprattutto in momenti di crisi, per lo sviluppo e la crescita della cultura non solo in Europa ma anche a Trieste, città fulcro mitteleuropeo. “Promuovere la cooperazione interculturale – ha affermato Caracciolo di Vietri - favorire il dialogo e lo scambio di esperienze, valorizzare i giovani talenti, sostenere la circolazione delle opere culturali sono priorità per l’InCE, che quest’anno celebra i 25 anni dalla fondazione. E’ nostra intenzione intensificare la progettualità in questo ambito, considerando il ruolo chiave che i settori creativi rivestono per favorire sviluppo sostenibile e coesione sociale. Siamo convinti che il sostegno alla cultura, soprattutto nella nostra area, possa contribuire ad affrontare le sfide del nostro tempo”. A focalizzare i temi
fondamentali della giornata hanno contribuito in esordio: Emilio Dalmonte, Vice Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Cristina Loglio, Presidente del tavolo tecnico operativo “Europa Creativa” (MIBACT), Darko Brlek, Direttore artistico e general manager del Ljubljana Festival e Presidente dell’EFA (European Festivals Association), e Marco Marinuzzi, consulente per le Politiche Europee e le Relazioni Internazionali della Regione Friuli Venezia Giulia. Dalmonte ha ricordato che investire in cultura è un dialogo fra tutte le Arti per costruire un’identità culturale europea come linguaggio universale, un grande potenziale per creare lavoro, crescita e profitto e promuovere il turismo con dinamiche interculturali grazie anche al supporto delle PMI. Loglio ha invitato ad approfondire l’utilizzo delle risorse europee, non molto note in Italia, approccio molto moderno che crea un dualismo culturale ed economico nei proggetti. Ha sottolineato l’importanza della cooperazione fra vari settori, delle reti e delle piattaforme onde poter partire dalla propria realtà e storia per costruire. Brlek ha fatto notare come, dopo la caduta del muro di Berlino, sia nato in Europa un nuovo spirito culturale che evidenzia un dialogo fra Paesi e città diverse. “Le sfide si devono vincere con la cultura – ha affermato – creando dei ponti per offrire a tutti i più alti livelli culturali”. Ha inoltre ricordato con entusiasmo la forte collaborazione instaurata già da alcuni anni con il Teatro Verdi. Marinuzzi ha espresso vivo compiacimento per la realizzazione dell’evento proprio a Trieste ed ha commentato con chiare diapo esplicative i programmi afferenti a “ Beyond creative Europe” fra cui “Erasmus plus”, che ha allargato i suoi potenziali, oltre all’istruzione, anche alla formazione, ai giovani ed allo sport. “La cultura – ha detto – deve unirsi ad altri settori come la ricerca, l’agenda digitale e le nuove tecnologie”. Ne è seguita una vivace e brillante discussione con interventi molto qualificati e di spessore che hanno approfondito vari aspetti dei programmi europei evidenziando aperture e possibilità di cooperazioni allargate con notevole valore aggiunto. Ribadita l’importanza di investire in cultura cooperando fra attori coinvolti. Gli interessantissimi interventi pomeridiani hanno illustrato le eccellenze creative degli ospiti intervenuti, il loro modus operandi e la loro apertura all’interazione e cooperazione multidisciplinare e transnazionale. Particolare rilievo è stato dato all’importanza dei Festival che contribuiscono ad incrementare la qualità e lo stile di vita di una città. Anche in considerazione di ciò l’Europa potrà diventare un vibrante, sinergico spazio culturale. In chiusura il Sovrintendente Orazi si è detto fiducioso che i lavori della giornata abbiano costituito
una base per collaborazioni future considerando cultura ed innovazione come motori per lo sviluppo e la crescita economica. Ha ribadito l’importanza di affidare commissioni a giovani artisti, di cercare cooperazioni internazionali onde concretizzare anche coproduzioni che vedano un’interazione multidisciplinare, facendole poi girare fra tutte le “Opera Houses” europee con un cospicuo numero di recite.
Il successo della giornata rende grande merito al Sovrintendente del Teatro Verdi, Orazi che, grazie anche alle sue iniziative congiunte, dona valore aggiunto al Teatro Verdi ed alla città, portandolo a livello delle più interessanti istituzioni nazionali ed internazionali, aprendo una porta al futuro, scrollando il consueto immobilismo cittadino.

MARIA LUISA RUNTI
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2 claudio orazi e giovanni caracciolo di vietri foto parenzan3 loglio dalmonte caracciolo di vietri brlek e marinuzzi foto parenzan


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