presentazione ljubljana jazz festival 2014 Casa della Musica / Scuola di Musica 55 ha ospitato oggi nella sua struttura la presentazione di uno dei maggiori festival jazz europei, tra i più antichi e riconosciuti per qualità e prestigio. Erano presenti al tavolo dei relatori i direttori artistici del festival sloveno, Pedro Costa e Bogdan Benigar, Giovanni Barbo che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale di Trieste e Gabriele Centis, coordinatore di Casa della Musica e del festival TriesteLovesJazz, gemellato con Ljiubljana Jazz Festival.

I due festival dunque uniscono le forze nel nome della condivisione e insieme promuovono le proprie proposte, tutte segnate dal denominatore della qualità. Si conferma dunque la volontà di una reciprocità transfrontaliera che vede unire i due territori di confine nel nome della cultura, e in particolare della musica jazz. Nomi di rilievo internazionale arricchiscono il calendario di Ljubljana Jazz e cresce l’attesa per il nuovo programma di TriesteLovesJazz, di cui sono trapelate solo alcune (peraltro gustosissime) informazioni, e che verrà presentato ufficialmente a breve a Trieste e anche nella stessa Ljubljana.

Un segnale importante che conferma quanto la sinergia di forze, senza confini geografici, né culturali, porti a un sicuro arricchimento delle proposte.

Per la 55esima edizione del Ljubljana Jazz Festival l’organizzazione ha pensato ad un programma speciale, centrato su due temi: il pianoforte e il jazz norvegese.
Il pianoforte, assieme alla tromba, ha avuto recentemente un’evoluzione incredibile, dopo un periodo di stagnazione. Negli ultimi decenni, pochi sono stati dei veri innovatori (Matthew Shipp ad esempio), e solo da pochissimo abbiamo incontrato musicisti visionari in questo strumento fondamentale. Molti si presentavano come tali, dopo anni di ricerca di un proprio timbro o di uno stile, altri erano semplicemente dei nuovi arrivati.
Il festival di Ljubljana è orgoglioso di presentare uno dei più brillanti musicisti del jazz europeo dalla metà degli anni 1960, il genio tedesco Joachim Kühn, che compie settant’anni proprio quest’anno. A Ljubljana, suonerà da solo e in trio. Oltre a questo grande personaggio, tra gli ospiti ci sono alcuni tra i più promettenti giovani talenti del pianoforte, che si stanno affermando anche al di fuori dei rispettivi paesi (Tarek Yamani, Fulco Ottervanger, Marko Črnčec, Giovanni Guidi), così come formazioni in cui il pianoforte gioca un ruolo chiave (The Necks, In The Country, Chalaba Trio, Cortex, Kaučič & Fernandez Duo).

Per molti anni il Jazz Norvegese è stato considerato come il suono dei ghiacciai, definizione che artisti come Paal Nielssen-Love, Frode Gjerstad, Ingebrigt Haker-Flaten e molti altri hanno drasticamente cambiato nel corso degli anni 1990. Possiamo dire che attualmente, quello norvegese è forse il più intenso e vitale “new jazz” in Europa e tra i più interessanti della scena musicale mondiale. Il sostegno che la Norvegia sta dando ai suoi migliori musicisti, affinché possano viaggiare, ha creato una sorta di scena jazzistica in location diverse, quali Oslo, Bergen e Stavanger. La sezione wwwe.go.no presenta l’ampia gamma stilistica e la forza espressiva del jazz norvegese, dai ruggenti campioni della psichedelia jazz, Jaga Jazzist, guidati dal trombettista Mathias Eick, al trio poetico In The Country to Cortex, primo vero erede della super band Atomic.

Ad arricchire i due principali focus del Festival, è uno dei cantanti più originali, in grado di miscelare jazz e soul come pochi altri al mondo, l’unico e inimitabile Gregory Porter, vincitore proprio quest’anno di un Grammy Award. Chi ha avuto la fortuna di partecipare ad uno dei suoi concerti sa che la sua fama è ampiamente meritata e non perderà questa occasione per rivivere l’esperienza di ascoltarlo.
La festa del Giubileo si concluderà con la superba Canadian SoulJazz Orchestra i cui concerti e le carismatiche apparizioni nei club hanno conquistato tutto il mondo.

Artistic Directors: Pedro Costa & Bogdan Benigar


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