castello miramare dall alto

Indimenticabile è la visita al Parco e al Castello di Miramare, dimora principesca dell’arciduca Ferdinando Massimiliano e della sua consorte Carlotta. Giosuè Carducci cantò le “bianche torri” che si specchiano nelle azzurre acque che circondano il promontorio sul quale Massimiliano, affascinato dal luogo, fece erigere il suo sogno d’amore. Inaugurato nel Natale del 1860 (progetto C. Junker), fu abitato dall’arciduca solo fino al 1864, anno in cui, accettata la corona del Messico partì per questa terra lontana, ove venne fucilato dalle truppe di Benito Juarez.

ritratto di massimiliano e de heinrich(ritratto di Massimiliano - E. de Heinrich, olio su tela)
Il Castello fu arredato sotto l’attenta e costante supervisione dell’illustre proprietario e conserva ancor oggi tutto il fascino del tempo, costituendo per le ricche raccolte di mobili, dipinti, avori e porcellane una delle residenze principesche più ricche della seconda metà dell’Ottocento. Al pianoterra: dopo l’atrio e le sale del gentiluomo e della dama di corte inizia la zona degli appartamenti destinati agli arciduchi, caratterizzata dalle stoffe azzurre; la stanza da letto di Massimiliano con letto in metallo stile marina; il suo studio, detto sala Novara, in cui è ricostruito l’ambiente di poppa dell’omonima ammiraglia della flotta austriaca; la biblioteca che conta una raccolta di 7.000 volumi, in semplici e funzionali armadi; la sala da pranzo con ricche suppellettili racchiuse entro grandi credenze; il salotto di Carlotta in stile Biedermeier con il ritratto di Maria Teresa (J. E. Liotard, 1744); nell’angolo in corrispondenza della torre, il boudoir, salottino di Carlotta, dominato dal ritratto dell’arciduchessa di J. Portaels, pittore ufficiale della famiglia reale belga; la stanza da letto, dono della città di Milano per le nozze della coppia; lo spogliatoio di Carlotta; la cappella, decorata da ricca boiserie scolpita, che racchiude le immagini dei dodici Apostoli su sfondo d’oro e pesante soffitto con la Madonna con Bambino e arcangeli e con i Santi protettori dell’Austria (E. de Heinrich); la sala della rosa dei venti, cosiddetta dallo strumento inserito sul soffitto, che, tramite collegamento ad una banderuola posta sul tetto, indica la provenienza del vento.

miramare studio di massimiliano sala novara
(studio di Massimiliano - detto Sala Novara)

miramare biblioteca e scrivania massimiliano
(biblioteca e scrivania di Massimiliano)

miramare sala storica cesare dell acqua
(Sala storica - detta di Cesare Dell’Acqua)

Dall’atrio d’onore con scalone si accede al primo piano destinato agli ospiti e improntato a una maggiore ricchezza decorativa con dorature e intagli ricercati, dominato dal colore rosso: il salotto dei principi; la sala dei regnanti, con il letto a baldacchino donato da Napoleone III; la sala delle udienze; la sala di conversazione; i due preziosi e ricercati salotti giapponese e cinese; la sala storica, detta di Cesare dell’Acqua dal nome del pittore che raffigurò nelle sei tele alle pareti gli episodi salienti della storia di Grignano e del Castello e sul soffitto l’Allegoria dell’edificazione di Miramare. Infine la sala del trono recentemente ricostruita, voluta da Massimiliano come luogo della sua apoteosi, della glorificazione del Messico e del grande passato asburgico; e la sala da pranzo, detta dei gabbiani.

miramare sala del trono
(Castello di Miramare - Sala del Trono)

Il tratto di mare antistante il Castello è Riserva Naturale Marina per la protezione della flora e della fauna con i centri di educazione ambientale e di avvistamento e soccorso delle specie protette: nel Castelletto una mostra e nei 30 ettari di mare visite subacquee.

miramare castelletto
(Miramare - Il Castelletto)

Da Miramare si raggiunge Trieste per il comodo viale omonimo che si snoda lungo la linea sinuosa del mare, protetto da una scogliera artificiale; luogo di balneazione popolare frequentatissimo. Il villaggio di Barcola conserva tracce non visibili di ville padronali di epoca romana ed è tutt’oggi apprezzato e tranquillo luogo residenziale. La chiesa parrocchiale dedicata a San Bartolomeo eretta nel 1933-35 fu adornata di un rosone gotico trecentesco in pietra, proveniente dalla non più esistente chiesa di San Pietro in piazza Grande. Si erge maestoso sopra questa località il Faro della Vittoria (1927). L’ imponente opera dovuta agli artisti triestini, l’ingegnere A. Berlam e lo scultore G. Mayer, identifica in sè due importanti funzioni: oltre ad illuminare il porto di Trieste, essa è monumento commemorativo dedicato ai marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Ma di questo ne parleremo in seguito.

faro vittoria e barcola veduta aerea
(Litorale di Barcola e Faro della Vittoria)

barcola da miramare

Ora, una carrellata di fotografie del Parco di Miramare, con specie arboree provenienti da tutto il mondo (cliccare sulle miniature per ingrandire)

miramare cancello parcomiramare cannoni
miramare boscagliamiramare cascata di fiori
miramare castellettomiramare castelletto dettaglio
miramare castelletto fiorimiramare giardino
miramare gabbianimiramare e barcola
miramare parco aiuolemiramare fontana
miramare grignanomiramare parco fiori
miramare parco statuamiramare parco corridoio
miramare parco statuemiramare parco giardino
miramare ruscellomiramare scoglio
miramare sentieromiramare sfinge
miramare castello ingressomiramare castello lato
miramare castello lampadamiramare castello dietro

parco miramare mappa


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