alexander moissi tristan tzara josephine bakerIncontri della domenica alle ore 11
marzo/maggio 2014
dialoghi fra discipline
ARCHITETTURA E LE ALTRE ARTI
dall’architettura alla letteratura al teatro e viceversa
ciclo di conversazioni su opere di architetti alla ricerca della poesia narrativa

domenica 4 maggio, ore 11
Giovanni Marras
ADOLF LOOS “Case di artisti da Alexander Moissi, Josephine Baker, Tristan Tzara e altri”

Il tema: la casa dell’uomo; “una casa che mi assomigli (in bello): una casa che assomigli alla mia umanità” (Ernesto N. Rogers, 1946).

Il pretesto: un attore albanese, Aleksandër Moisiu (Trieste 1879, Vienna 1935), un poeta ebreo rumeno Tristan Tzara, pseudonimo di Samuel Rosenstock (Moineşti 1896, Parigi 1963), una ballerina di origine afroamericana Freda Joséphine Baker – McDonald (St. Louis 1906, Parigi 1975); un architetto viennese, Adolf Loos (Brno 1870, Vienna 1933), tre case e due città all’inizio del secolo scorso: Parigi la città del tutto possibile, dove si incrociano artisti e avanguardie; Vienna, metropoli a sviluppo illimitato e dimora dell’ uomo senza qualità, in cui si compie la dissoluzione del Grande Impero.

Adolf Loos, con queste case per questi tre artisti controversi, inizia un processo di sovversione dello spazio domestico borghese; in questo processo il paradigma dell’atelier (la casa laboratorio dell’artista) ancorché la domus romana, sono gli archetipi alla base dell’invenzione del dispositivo spaziale del Raumplan. “Raumplan versus Plan Libre”. All’ideologia della machine á abiter Loos contrappone una “altra” idea di casa che si alimenta alla sorgente inesauribile delle altre arti. Casa come maschera, machina celibe e imperfetta, intarsio di stanze inattese la cui “natura è interamente predisposta a brevi abitudini”, palinsesto narrativo e teatro della rappresentazione domestica; rivestimento e guscio, “custodia dell’uomo privato”, in cui terrazze mediterranee come altari propiziatori alla vita ricompongono il legame tra cielo e terra. Profetiche anticipazioni, eredità enigmatica.

PICCOLA ESPOSIZIONE:
“Dalla tautologia alla banalità”, riletture, interpretazioni e trascrizioni compositive di alcune case di Adolf Loos, dal corso di compos izione architettonica 4, prof. Luciano Semerani, Istituto Universitario di Architettura, Venezia, 1984/85. Piccole riproduzioni di foto e modelli, disegni.

Prossimi appuntamenti:

domenica 11 maggio, ore 11
Lorenzo Margiotta
FRANK GEHRY “DZ Bank nella Pariser Platz di Berlino”

giovedì 15 maggio, ore 18
Renzo Crivelli
“Mito e disillusione: il ponte e il grattacielo nella poesia americana”

domenica 18 maggio, ore 11
Carlo de Incontrera
ARCHITETTURA E MUSICA

L’ARCHITETTURA E LE ALTRE ARTI è un’iniziativa svolta in collaborazione con l’Università degli studi di Trieste, Corso di laurea in Architettura, sede di Gorizia, quale Workshop di teorie della progettazione AA 2013/14.


incontri, Stazione Rogers