sasa2164Six épigraphes antiques-En blanc et noir e Le Sacre du printemps
con il Balletto del Teatro Nazionale croato di Zagabria

TEATRO VERDI TRIESTE:
22, 23, 24, 26 aprile 2014 ore 20.30
26 aprile 2014 ore 15.00
27 aprile 2014 ore 16.00

Nell’ambito della Stagione Lirica e di Balletto 2014, la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste dal 22 al 27 aprile 2014 mette in scena uno spettacolo del Balletto del Teatro Nazionale Croato di Zagabria in cooperazione con la Biennale di Musica di Zagabria. Si tratta del dittico Six èpigraphes antiques e En blanc et noir (vedi foto) su musiche di Claude Debussy e del balletto Le Sacre du printemps su musiche di Igor Stravinski nella interpretazione coreografica di Edward Clug. Già danzatore principale per importanti compagnie classiche come ad esempio, il Balletto di Zagabria, Edward Clug si è affermato internazionalmente come coreografo di balletto contemporaneo creando lavori per l’ Ochi Ballet di Nagoya (Giappone), lo Stuttgart Ballet e il National Ballet of Portugal. Dal 2003 è direttore del balletto dell’Opera Nazionale di Maribor, sede della più importante compagnia di danza e del maggiore teatro lirico sloveno.
Six èpigraphes antiques e En blanc et noir (1914 e 1915) sono due composizioni per pianoforte a 4 mani di Claude Debussy contemporanee a Le sacre du printemps (1913), una delle opere di Igor Stravinski che reinventarono il genere del balletto. Ancora oggi, a distanza di 100 anni, questi lavori sono considerati come dei “classici” del repertorio musicale contemporaneo del XX secolo. Lo spettacolo che sarà in scena al Teatro Verdi di Trieste in una stessa sera e secondo un unico stile coreografico, rende omaggio a questi due geni della musica, che composero nella stessa temperie culturale del 20esimo secolo.
Nell’essenza di queste composizioni musicali, frutto di un periodo storico in cui si verificò la più importante evoluzione nel genere della danza, Edward Clug infatti, ha trovato l’ispirazione per le sue interpretazioni coreografiche.
La musica di Debussy è stata una vera e propria sfida per il coreografo che in precedenza non aveva mai lavorato sulle sue partiture. “La musica di Debussy è imprevedibile eppure sorprendentemente plasmabile. Io ho sentito – afferma Clug - che a livello inconscio essa mi incanta a tal punto che dalle suggestioni che mi infonde nascono con naturalezza i movimenti di danza che possono esprimerla al meglio”. Così per i Six épigraphes antiques di Debussy che non raccontano, non narrano una storia, non hanno un inizio, una fine e un tempo definiti.
Riguardo alla seconda coreografia, En blanc et noir, nella contrapposizione dei colori bianco e nero del titolo, sta’ il confronto tra musica e movimento. L’intento di Clug in questo balletto è condurre lo spettatore attraverso la sua interpretazione coreutica a “cogliere” la musica di Debussy con la propria personale sensibilità.

e clug Le Sacre du printemps è invece un tributo del coreografo Clug alla genialità di Stravinski e del primo coreografo V. Nijinsky: Il balletto ideato nel 1913, ha ispirato molteplici versioni, tra cui quella di Bejart o di Pina Bausch, per citare le più famose. Ma Clug torna all’origine: a Nijinsky, rimarcando la forza dell’impatto scenico, l’alchimia del balletto, l’essere ancora oggi “avanguardia”. La versione coreografica di Clug segue infatti il libretto e la partitura originale che esplorano l’immaginario precristiano di una cultura ancestrale e rituale della Russia pagana.
Lo spettacolo, che si avvale delle scene di Marko Japelj e dei costumi disegnati da Leo Kulaš, sarà eseguito dal Corpo di Ballo del Teatro Nazionale Croato di Zagabria con l’accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste diretta dal M° croato Mladen Tarbuk.

www.teatroverdi-trieste.com

- LE FOTO DI SCENA sono di Vjekoslav Skledar
- LA FOTO DI Edward Clug è di Damjan Švarc


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