vandalismo bagni pubblici trieste I cittadini segnalano la situazione di degrado dei bagni pubblici di Trieste e il Sindaco decide di effettuare un sopralluogo per verificare di persona la situazione. Il risultato dell’ispezione è davvero sconfortante: le segnalazioni arrivate non erano frutto di allarmismo esagerato (a volte dettato dall’eccesso di zelo); durante il percorso è stato possibile riscontrare effettive e notevoli condizioni di “sofferenza” di tali strutture, ma, nello stesso tempo, è anche emerso con chiarezza come tale deterioramento dipenda essenzialmente dai ripetuti atti di vandalismo che vengono perpetrati nei diversi siti e, sostanzialmente, in ugual misura nelle varie zone e rioni della città, sia in centro come in periferia. Con un tasso di inciviltà che va parimenti a “premiare” - si fa per dire – e non tralascia purtroppo nessuna parte del territorio.
In tal senso, più o meno gravi danneggiamenti sono stati rilevati in particolare nei bagni di piazza Ponterosso e del Giardino Pubblico “de Tommasini” di via Giulia, entrambi oggetto di frequenti incursioni di teppisti.
Obiettivo dei vandali anche i bagni di via della Cattedrale, nell’area di preminente importanza turistica del Colle di San Giusto, così come quelli di Villa Revoltella o del Giardino di via San Michele oppure a Barcola sia gli orinatoi di piazzale 11 Settembre che i due bagni della Pineta da poco messi in funzione.
Per non parlare poi dei servizi esistenti nei parchi di Villa Cosulich (a Gretta) e di Villa Engelmann (in via di Chiadino) entrambi più volte “prescelti” dai devastatori che vi hanno consumato atti di vandalismo anche di grave entità (vedi foto).


vandalismo a Trieste, vandalismo, Roberto Cosolini, sopralluogo, gabinetti pubblici