kineo vam Nel Centro per le Arti Cinematografiche Multisensoriali di Trieste, si opera per la realizzazione di un linguaggio universale, dando seguito ai trent’anni di attività del Gruppo Kineo nell’ambito della ricerca audiovisiva, implementando il partenariato con altri centri italiani e internazionali che si occupano di linguaggi multimediali e multisensoriali.
Il baricentro della ricerca è il laboratorio VAM- Video Alfabetizzazione Multisensoriale basato su attività performative che vedono nella disabilità una risorsa creativa; secondo il principio per cui la peculiarità sensoriale del cieco o del sordo, è portatrice di ricchezza. Nel riscattare l’incubatio parmenidea come pratica che “sogna” la propria guarigione e quindi emancipazione, si organizzano laboratori di circa venti persone di tutte le età, tra le quali è presente ( o come allievo o come maestro) una o piu’ stigmatizzate a livello sociale o sanitario come “diverse” rispetto alla “normalità”. Gli esercizi sono molteplici, organizzati di norma da tre conduttori: uno psichiatra, un maestro di canto e un regista cinematografico o fotografo. Lo scopo del laboratorio è di acquisire la capacità di ascoltare il mondo e di farsi da esso ascoltare, rompendo quelle barriere culturali che stordiscono la percezione. L’apertura delle porte regali della percezione è l’obiettivo primario del VAM: Oltrepassare l’accerchiamento dell’ipertrofia visuale, riabilitare qualità percettive atrofizzate. Il risveglio nel gruppo porta a una maggiore motivazione espressiva che puo’ manifestarsi attraverso l’ultilizzo virtuoso delle attuali tecnologie digitali e consentire al partecipante di acquisire un atteggiamento critico nei confronti della comunicazione di massa. Nel VAM non si agisce per accumulo di dati ma per “digiuno percettivo” i sette incontri previsti da protocollo, portano alla purificazione dall’intossicazione psichica e intellettiva del blob sensoriale. Il VAM rinnova la risorsa empatica del gruppo ad ogni incontro trasformandolo in piccola comunità temporanea. Il legame che si crea nel gruppo è affettivo, professionale o semplicemente amicale e perdura nel tempo. Il VAM è, ad oggi, un organico metodo di Video Alfabetizzazione Multisensoriale.

Il Centro non ha una sola sede, ma è nomade, nasce autonomamente ma concorre ai movimenti per il cambiamento del vigente sistema educativo, sociale, economico. Sono in piena sintonia con il Pensiero Divergente, La Controeducazione, La Pedagogia Immaginale. Il loro è un approccio maieutico o “della levatrice”, tirar fuori dall’allievo risorse personali latenti. La Diversità e Disabilità, in tutto cio’sono il Cuore del gruppo e del progetto, il centro vitale del VAM.

Questo approccio comporta un cambiamento radicale del Paradigma Culturale della Comunicazione audio-visiva cosi’ riassumibile in sette punti:

1) Disabilità non come minorazione invalidante ma Risorsa Creativa

2) Contenimento dell’Ego individuale e sviluppo dell’EsserCi Collettivo.

3) Sostituzione della competizione (scolastica- imprenditoriale- festivaliera) con la cooperazione e condivisione dei liberi saperi e delle esperienze.

4) Sgombero del Pensiero Unico dominante: Non piu’ soli nella propria cella virtuale; ma uniti al corpo diversificato del Gruppo per la Progettazione del Divenire.

5) Affiancare il VAM come fiorente risorsa alla senile didattica cinematografica.

6) Smantellamento del monopolio della diversità come esclusivo “patrimonio” socio-sanitario. La Diversità è una Alta forma di Cultura

7) Curare il Video Analfabetismo di Massa. A fronte dell’arsenale tecnologico palmare a portata di tutti, ne risulta un esito deprimente, un’ignoranza che spesso emula, a basso voltaggio, stereotipie cinestesiche, solo a volte cinematografiche, banalmente ripetitive, compulsive, estetizzanti, anestetizzanti ed alienanti.

Per ogni altra informazione contattare
secretary@kineofilm.it
o tel al 3398646377
http://vamlab.altervista.org
http://vimeo.com/73510831


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