domus lucis casa Il maltempo di febbraio ha portato gravi e inattesi danni nel giardino della Domus Lucis di Trieste.
E’ franata una parte del muretto di contenimento del giardino, nella parte più distante dalla casa. Sono iniziati e proseguiranno lavori imprevisti e costosi per garantire la sicurezza.
Sul tema, ecco l’articolo del presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco che apparirà su L’Amore Vince:



I disagi diffusi in quasi tutto il territorio nazionale causati dalla eccezionale copiosità delle piogge di gennaio e febbraio, hanno purtroppo interessato anche la Domus Lucis, il Piccolo Rifugio di Trieste.
La Domus sorge sulle pendici sud occidentali, rivolte al mare, del colle di Scorcola, in un contesto urbano di alta intensità abitativa. L’area di proprietà della Fondazione è posta alla sommità di una antica scarpata posta ad una quota media di 50 metri sul livello del mare e racchiude sia gli edifici della Domus che i terreni scoperti del giardino e del parco posti sulla parte più alta, sostenuti da un muro di sostegno.

Dopo le piogge, la forte spinta dell’acqua nel terreno sottostante il parco ha provocato un’erosione con conseguente crollo del muro.
La frana, provocata dalla mancanza di strutture di protezione, ha lambito i confini a valle dell’area di proprietà della Fondazione, con rischi per gli edifici confinanti.
Per cui si è dovuto intervenire al più presto con lavori di messa in sicurezza e riduzione del rischio di altre frane, svolti sotto la direzione di geologi e geotecnici ed eseguiti da ditta specializzata.

Questi interventi urgenti sono però solo la prima fase.

Seguirà una seconda fase: rimozione del materiale franato e ricostruzione di un nuovo muro, dopo il riempimento delle cavità formatesi nel terreno sotto il parco della Domus.

Data la loro particolare specificità, i lavori saranno eseguiti su progetti adeguati alla messa in sicurezza di pendii franosi, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia che dovranno garantire la massima tenuta del terreno roccioso. Ciò naturalmente comporterà costi elevati, ed imprevisti, per le casse della Domus.

E questo proprio mentre la Domus è già impegnata su altri fronti economici: per la sistemazione delle fognature e soprattutto per lavori interni di ristrutturazione, per essere pronti a fornire nuove forme di assistenza, in risposta ai bisogni del territorio. Si punta infatti a realizzare di due nuclei per ospiti in grado di autogestirsi: seguendo le indicazioni dell’assessorato alle politiche sociali del Comune di Trieste, accolte dalla Domus nell’interesse della comunità. Avremo, naturalmente, occasione di ritornare su questo progetto - un’altra sfida per il futuro della Domus - con maggiore approfondimento.

Carlo Barosco


Domus Lucis, danni