foresta di alberi

Trieste 4 marzo 2014 - Investire sulla sostenibilità e costruire un sistema di gestione forestale virtuosa paga e aumenta il valore del legno quando lo si mette sul mercato. L’insegnamento arriva dal Friuli Venezia Giulia, seconda regione in Italia per superficie forestale certificata secondo lo schema Pefc, dietro solo al Trentino Alto Adige. In Friuli, infatti, i dati più recenti sul prezzo medio di vendita fanno segnare un incremento, passando dai 68,84 euro al metro cubo del 2012 agli attuali 70,66 euro a metro cubo (+2,6%).

In crescita (19mila metri cubi) anche il volume di legname venduto nel 2013 da Legno Servizi, la cooperativa composta da proprietari boschivi pubblici e privati, imprese di prima e seconda lavorazione del legno e aziende utilizzatrici, che è stata fondata nel 1995 con l’obiettivo di sostenere i soggetti che operano nella filiera bosco. Ma c’è un’altra cifra da tenere a mente, quella relativa alla quantità di legname che, prelevato dai boschi della regione, non è mai uscito dai confini del Friuli Venezia Giulia: quasi il 37% (il 35,5% è rimasto in provincia di Udine) ed è stato acquistato soprattutto dalle segherie (49%) e dai commercianti (46%).

La superficie forestale certificata, attualmente, è pari a 81mila ettari, seconda dietro il Trentino Alto Adige (che ne vanta 560.000 ettari certificati, l’80% dei boschi locali). I dati nazionali rivelano invece che gli ettari di foreste gestite in modo sostenibile e certificate secondo lo schema Pefc ha raggiunto quota 792mila ettari, divisi fra oltre 24mila proprietari forestali.


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