luca dordolo L’ex capogruppo della Lega Nord al Comunale di Udine Luca Dordolo è stato riconosciuto colpevole del reato di propaganda sull’odio razziale e condannato dal tribunale di Udine a cinque mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena e non menzione. Nel maggio 2012, dopo che un uxoricida di cittadinanza indiana aveva gettato il corpo della moglie, sua connazionale, nel Po, Dordolo aveva commentato che il sacro fiume era stato “inquinato” da una indiana. Il sindaco di Udine Furio Honsell intendeva quererarlo per il danno alla città. Nessuno sconto nemmeno in casa Lega, unita dal vertice alla base nello sconfessare il capogruppo udinese. Pittoni aveva parlato di «cavolate», Massimiliano Fedriga, in una lettera aperta a Piasente, di «espressioni che fanno rabbrividire e non rappresentano minimamente il comune sentire della Lega». A scaricare il leghista udinese, pure Maurizio Franz, il presidente del Consiglio Fvg di cui Dordolo è addetto di segreteria. «Esprimo con fermezza totale dissenso – chiariva Franz –, manifestando il più profondo rispetto nei confronti di questo tragico episodio». Due anni fa, sempre su Facebook, aveva lanciato lo lo slogan «Dona anche tu una pallottola per Napolitano» e l’anno scorso si era accanito sulle disgrazie calcistiche della Triestina promuovendo un’ironica sottoscrizione per l’acquisto della società alabardata. Con tanto di invito ai tifosi dell’Udinese a fare un falò dei triestini.
razzismo, odio, condanna