ladro appartamento Mercoledì 20 novembre 2013 alle ore 14.30, presso il Dipartimento di studi umanistici - Via Tigor, 22 - a Trieste, tavola rotonda dal titolo
“Scelte di legalità”
Il lavoro sociale si inscrive entro una cornice giuridica che, nel definire ciò che è lecito, demanda a diversi attori il compito di ricondurre alla “normalità” coloro che da essa hanno deviato.
Il lavoro sociale si inscrive entro una cornice giuridica che, nel definire ciò che è lecito, demanda a diversi attori il compito di ricondurre alla ‘normalità’ coloro che da essa hanno deviato. Da sempre oggetto di attenzione dei servizi sociali, la marginalità e la devianza si definiscono in rapporto a un determinato tempo e a un determinato contesto sociale. Ma cosa accade quando gli operatori si trovano di fronte a quotidianità alternative, indifferenti alle pretese di legalità dello Stato? E quando le stesse istituzioni faticano ad affermare i valori di cui sono portatrici e vivono una crisi di fiducia capace di mettere in discussione lo stesso mandato professionale? La riflessione sul lavoro sociale con persone e in contesti che propongono scelte di illegalità diventa oggetto di confronto e dibattito etico, teorico e metodologico tra coloro che, per scelta professionale e personale, agiscono azioni di contrasto nei confronti della criminalità e delle sue forme organizzate.

Intervengono
Chiara Ghetti, Dirigente Uepe Venezia
Stefano Scorzato, Associazione ‘Libera. Nomi e numeri contro le mafie’
Roberto Terzo, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia
Introduce e modera
Francesco Lazzari, Università di Trieste

Mercoledì 20 novembre 2013
Orario 14.30-17.00
Via Tigor, 22 - Trieste
Dipartimento di studi umanistici

La tavola rotonda è rivolta agli studenti, agli operatori dei servizi alla persona e a tutti coloro che desiderano approfondire l’argomento
tavola rotonda, legalità