nutrizione anziano Il 70% degli Over 70 “mangia senza bisogno di assistenza” da parte di familiari o di badanti. E’ quanto emerge dallo studio su ‘’Qualita’ di vita e mantenimento dell’indipendenza funzionale nell’anziano: nutrizione e attivita’ ?sica in soggetti fragili residenti a domicilio'’, realizzato dalla Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’universita’ di Trieste su proposta e in collaborazione con l’Associazione de Banfield. Ai lavori erano presenti la nutrizionista e presidente regionale dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica Roberta Situlin, la psicologa e vicepresidente della de Ban?eld Maria Teresa Squarcina e la direttrice dell’Associazione Giovanna Pacco e’ il geriatra Paolo De Colle. I dati raccolti hanno dimostrato che gli anziani a domicilio e che possono quindi contare su assistenza, presentano un apporto di nutrienti piuttosto buono e vicino alle linee guida nazionali e internazionali. Per lo studio i ricercatori hanno selezionato un gruppo di assistiti a domicilio dalla De Banfield definiti ‘’fragili'’, che presentano cioe’ deficit cognitivi, ridotto o scorretto apporto di nutrienti, deterioramento funzionale che limita la mobilita’ e crea disabilita’ e che spesso si trovano in difficolta’ socio-economiche. Tutte persone over 70 in carico ai servizi di assistenza domiciliare dell’Associazione. Queste persone (eta’ media superiore agli 84 anni, 77% donne e 23% uomini) sono state sottoposte ad anamnesi, ad una valutazione multidimensionale geriatrica, ad alcune misurazioni antropometriche e a test specifici. Hanno inoltre risposto nel corso di una settimana a una intervista alimentare che ha permesso di registrare i piatti consumati nei tre pasti principali e gli spuntini, con un occhio attento alla loro specifica composizione (tipi di ingredienti e quantita’, eventuali indicazioni sui metodi di cottura) e alla loro quantita’. L’insieme di queste analisi sono servite per acquisire dati di carattere sociale (stato civile, convivenza, figli, assistenza, rapporto coi familiari, relazioni sociali, scolarita’, attivita’ fisica, hobbies, abitazione) e sanitario (patologie, dentatura, masticazione, deglutizione, pressione arteriosa e frequenza cardiaca in clino e ortostatismo).
n particolare i ricercatori si sono soffermati sulle capacita’ funzionali di questo gruppo di anziani: autonomia nel cucinare, nel mangiare, nell’assunzione della terapia, nell’igiene personale, cadute, limitazioni visive e uditive. I dati complessivi registrati sono stati analizzati statisticamente. Per quanto riguarda le capacita’ funzionali (autonomia nel cucinare, nel mangiare, nell’igiene personale, nell’assunzione della terapia, cadute, limitazioni visive e uditive, uso di ausili), gli anziani coinvolti nella ricerca hanno dimostrato una spiccata autonomia nella preparazione e nell’assunzione dei pasti: il 78% mangia senza bisogno di assistenza, mentre il 22% risulta essere parzialmente autonomo. Da tenere in considerazione, inoltre, che a causa dei problemi dentali il 28% delle persone intervistate mangia solamente cibi morbidi, cremosi o frullati.
Se si va poi a guardare l’igiene personale il 42% e’ autonomo, il 45% e’ parzialmente e solo il 13% e’ dipendente. Per quanto concerne, invece, la capacita’ di muoversi piu’ o meno liberamente, il 41% esce solo accompagnato, il 36% esce senza difficolta’ e il 23% non esce. La ricerca mette anche in evidenza l’importanza di una corretta alimentazione per le persone anziane con una particolare attenzione per l’assunzione delle proteine. Nell’anziano l’apporto proteico e’ importante, insieme all’attivita’ fisica, per contrastare la ‘’sarcopenia'’, con cui si indica la perdita di massa muscolare associata all’invecchiamento. Avere meno muscolo comporta diverse conseguenze negative. Le linee guida scientifiche raccomandano un apporto di 0,83-0,9 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo negli adulti, sia giovani sia anziani. Secondo diversi studi recenti e il parere di molti esperti, il soggetto anziano avrebbe in realta’ bisogno di quantita’ maggiori, intorno a 1 -1.2 g/kg/giorno. (AGI)
anziani, alimentazione, assistenza