bambina maltrattata Il centro commerciale Mercator è stato teatro di una squallida storia, che vede protagonista una coppia di coniugi russi, finiti agli arresti mentre i loro bambini sono stati affidati alle cure del Centro sociale di Pola . L’episodio sarebbe passato nell’indifferenza generale, se a segnalarlo all’opinione pubblica e alla polizia non fosse stato il 32enne Miho Stokic, dipendente del nel negozio Intersport.
«I due russi sono entrati nel centro commerciale, visibilmente ubriachi, attorno alle 21.30 di mercoledì», racconta Stokic. «A un certo momento l’uomo si è messo a picchiare con violenza la figlioletta di circa due anni, che ha cominciato a sanguinare. C’era sangue dappertutto - prosegue - sul viso della bambina e sul pavimento. Dopo averla picchiata il padre l’ha messa nel passeggino, lasciandola da sola dinanzi all’entrata, per raggiungere la consorte all’ interno del negozio».
«In quel momento, continua Stokic, la bambina è stata raggiunta dal fratellino di 4-5 anni e da alcune commesse che hanno lavato il sangue sul pavimento. Poi ho fatto intervenire i sorveglianti, arrivati sul posto in due minuti. Dopo aver accompagnato la famiglia fuori dal centro commerciale, sono tornati indietro dicendo che la bambina si era ferita cadendo a terra».
«Non potevo credere alle mie orecchie - aggiunge Stokic -. Considerato che avevo assistito all’agghiacciante scena, perlomeno mi attendevo che le guardie chiamassero la polizia. Invece niente.
La polizia ha però reagito prontamente dopo l’articolo sull’episodio pubblicato su “Glas Istre”. Come precisato dalla portavoce della Questura istriana, Natasa Vitasovic, i genitori sono stati rintracciati e portati alla centrale per l’interrogatorio.
«Oltre alle varie testimonianze - precisa la portavoce - sono state visionate le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza che saranno preziose ai fini dell’inchiesta». La portavoce non ha rivelato l’identità dei coniugi russi e neppure l’età esatta dei figlioletti, che sono stati affidati alle cure del Centro sociale di Pola, la cui direttrice, Dorijana Srdic, assicura che ora stanno bene.
(p.r. - da Il Piccolo)
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