rigassificatore trieste Un record senza precedenti per il Porto di Trieste: 411.247 i Teu movimentati nel 2012 con un +4,6% sul 2011 e un aumento che supera il raddoppio rispetto ai 201.290 Teu del 2005. Con questa comunicazione del presidente Marina Monassi è iniziato questa mattina un Comitato Portuale particolarmente importante, in cui i traffici navali, le movimentazioni delle merci e dei passeggeri in continua crescita e con un esponenziale sviluppo previsionale, sono stati alla base dell’adozione della deliberazione sul “Terminale di rigassificazione di GNL localizzato nel Porto di Trieste, località Zaule della società Gas Natural Rigassificazione Italia Spa”.
Il Comitato Portuale ha approvato con 14 sì (tra i quali quelli di Provincia, Comuni di Trieste e Muggia, Camera di Commercio, Spedizionieri, Autotrasportatori, Terminalisti, rappresentanti dei lavoratori delle Imprese portuali e il rappresentante del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti-Opere marittime per il Fvg), due astenuti e un voto contratrio la delibera che:
a) adotta le osservazioni contenute nello studio “Porto di Trieste – Compatibilità della domanda di trasporto al 2020” di dicembre 2012;
b) in riferimento al punto a) sopra indicato, ritiene il progetto del terminale di rigassificazione presentato dalla società Gas Natural nel comprensorio di Zaule non compatibile con le previsioni di sviluppo del Porto di Trieste, così come delineate nel Piano Regolatore Portuale già adottato dal Comitato Portuale nel mese di maggio 2009;
c) di dare mandato al presidente dell’Autorità Portuale o a un suo delegato di esprimere parere non favorevole al progetto del terminale di rigassificazione presentato dalla società Gas Natural in sede di conferenza dei servizi presso il ministero dello Sviluppo economico e in tutte le ulteriori sedi competenti;
d) di avviare le azioni di tutela delle aree demaniali marittime e patrimoniali dell’Autorità Portuale contro il procedimento di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio delle stesse;
e) rendere presupposto della delibera la lettera del “Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - Ufficio tecnico per la regione Friuli Venezia Giulia e Opere marittime per il Fvg” a firma del dirigente, ing. Giorgio Lillini.

La lettera dell’ing. Giorgio Lillini rileva, tra le altre considerazioni di merito espresse, come “la fattibilità tecnica del rigassificatore è inscindibilmente connessa a quella del metanodotto da Trieste, Grado e Villesse”. Interventi considerati “inseparabili da un punto di vista tecnico e amministrativo”. Per quanto concerne il procedimento relativo al metanodotto, l’ing. Lillini ha rilevato come “il tracciato del metanodotto attraversa un canale marittimo e tutti gli specchi acquei dal canale navigabile alle dighe foranee, con una sicura interferenza con la navigazione portuale e con la sicurezza delle aree a terra limitrofe”.
Nel pomeriggio sono state inviate al ministero dell’Ambiente le integrazioni richieste per la riapertura della procedura di VIA e il 21 gennaio prossimo il ministro Corrado Clini incontrerà in Prefettura le amministrazioni locali per verificare quanto da loro predisposto nell’ambito della riapertura del procedimento.

Trieste, 10 gennaio 2013
A.P.T.
rigassificatore, APT, porto