nidia-robba-lo-schiaffo il giorno 11 dicembre 2012, alle ore 18.00, a Milano presso l’Austria Italia Club, si svolgerà la presentazione del romanzo “Lo Schiaffo”, della scrittrice e poetessa triestina Nidia Robba (www.nidiarobba.com). Il libro sarà presentato da Helga Lumbar, pittrice e autrice di gran parte delle copertine dei romanzi e delle raccolte di poesie della madre, Nidia.

Il romanzo è ambientato tra Austria e Italia, in particolare fra le città di Graz e Trieste. L’autrice, nel contesto di una vicenda sentimentale e di amicizia nei primi anni del Novecento - tra rievocazioni storiche, luoghi e siti culturali celebri - realizza una convergenza fra tre civiltà europee: italiana, tedesca, ellenica.

“Lo Schiaffo” è stato presentato a Palazzo Gopcevich (Trieste) e, in seguito, presso la Libreria La Fenice (Trieste, febbraio 2012) e Palazzo Manzioli (Isola d’Istria, settembre 2012) su iniziativa della Comunità Italiana “Dante Ailghieri” di Isola d’Istria.

- Prefazione
http://www.ninniradi … obba-lo-schiaffo.htm

- Versione in tedesco
http://www.ninniradi … eige_nidia_robba.htm

Quelli che seguono sono alcuni brani tratti dal romanzo:

“(…) Dopo tre o quattro ville che, alte, gareggiano con alcuni grossi, vecchi e poderosi platani, la via costeggia il retro del Politeama Rossetti. L’amato teatro che, accanto a spettacoli leggeri, operette, gare di canzoni triestine e non, presenta anche notevoli opere liriche. Una erta discesa congiunge la via al viale sottostante chiamato ‘Acquedotto’ dove si apre l’ingresso principale di questo secondo grande teatro della città.”

“Graz ha estesi giardini e piante di alberi fruscianti, anche attorno al grazioso teatro d’opera ed il verde si incupisce su in cima allo Schloßberg, dove la curiosa ed alta torre dell’orologio sembra parlare alla città con il suono dell’enorme e pesantissima cinquecentesca campana.”

“(…) La comunità greca allora contava un grande numero di persone più o meno facoltose che si sentivano anche Triestini. E infatti sulle rive sorgeva la chiesa greco-ortodossa e accanto tutto il caseggiato era di proprietà greca (…) Hilde non risparmiò le lodi apprese da suo marito von Hofer e cioè di quanto la città di Trieste doveva alla comunità greca ed alle sue importanti famiglie che contribuirono anche alla costruzione del bel e vecchio teatro dell’Opera. (…) Egli era un grande ammiratore della Grecia, della sua civiltà, della sua storia e dell’arte sua sublime.”