politeama rossetti trieste 2Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
V.le XX Settembre, 45 - 34126 TRIESTE
Tel.: 040 3593511 - Fax: 040 3593555
E-mail: info@ilrossetti.it - http://www.ilrossetti.it

politeama rossetti trieste old Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, fondato nel 1954 è uno dei più antichi Teatri Stabili nazionali, e fra i Teatri Stabili pubblici italiani è riconosciuto come uno dei più prestigiosi e importanti.
Attualmente è diretto da Antonio Calenda, mentre ne è presidente il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini.
Il Teatro ha sede a Trieste, al Politeama Rossetti – edificio costruito nel 1878 in stile eclettico – che è un teatro storico, ma per propria natura adatto ad ospitare una notevole varietà di generi spettacolari diversi: particolarità questa che tuttora – grazie anche agli interventi di modernizzazione tecnica delle prestazioni del palcoscenico effettuate negli anni – rappresenta una grande potenzialità per lo Stabile.

L’attività si articola su due sale: la Sala Bartoli – con 128 posti, spazio dedicato soprattutto alla drammaturgia contemporanea – e la sala maggiore del Politeama Rossetti (dal 2010 intitolata “Sala Assicurazioni Generali”) che con la sua capienza di 1530 spettatori è a tutti gli effetti uno dei più grandi spazi dedicati alla prosa d’Italia e d’Europa.

L’attività del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è finalizzata alla promozione e alla diffusione della cultura e dell’arte teatrale, sulla scorta dei più importanti teatri pubblici italiani ed europei. Dalla fondazione ad oggi al Teatro Stabile sono passati più di trecento spettacoli di produzione e migliaia di spettacoli ospiti: da sempre infatti lo Stabile intreccia la programmazione in sede ad una fondamentale attività di produzione di spettacoli nuovi che vengono circuitati in tutto il territorio nazionale e spesso anche all’estero.

Nei suoi quasi 60 anni di storia al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia hanno lavorato registi, scenografi, musicisti e attori di assoluto prestigio. Elencarli tutti sarebbe impossibile, un viaggio nella storia del teatro italiano attraverso Maestri indimenticati come Memo Benassi, Cesco Baseggio, Renzo Ricci, Paola Borboni, Vittorio Gassman, e grandi protagonisti della scena attuale da Gabriele Lavia a Franco Branciaroli, da Massimo De Francovich, a Mariangela Melato, Piera Degli Esposti, Giulia Lazzarini, e lo stesso fra i registi selezionati in un carnet prezioso che annovera da Luchino Visconti a Luigi Squarzina, da Sandro Bolchi ad Aldo Trionfo e a Giuseppe Patroni Griffi che firmò una memorabile edizione della Trilogia pirandelliana delle Maschere Nude.

Antonio Calenda è direttore dello Stabile dal 1996: un periodo lungo e intenso in cui ha realizzato progetti di notevolissimo rilievo, aprendo collaborazioni significative con strutture e artisti importanti.

Fra tutti, va menzionato proprio all’inizio della sua direzione la produzione dell’ultimo spettacolo teatrale di Vittorio Gassman, Anima e corpo (talk show d’addio). Ma fra i fiori all’occhiello nell’ambito fondamentale e identificante della produzione, curati da Calenda, vanno citati almeno gli importanti allestimenti shakespeareiani (Riccardo III con Franco Branciaroli, Amleto con Kim Rossi Stuart, Otello con Michele Placido, Re Lear con Roberto Herlitzka), l’evento Rappresentazione della Passione con Piera Degli Esposti (allestita in numerosi luoghi storici tra cui il Foro di Traiano a Roma, fra le manifestazioni del Giubileo del 2000), il possente lavoro sulla tragedia greca che ha visto più volte lo Stabile protagonista al Teatro Greco di Siracusa con gli allestimenti dell’Orestea di Eschilo (Agamennone, Coefore ed Eumenidi) e con Persiani.
Inoltre il lavoro attento e sensibile sulla drammaturgia contemporanea e del territorio che ha portato a produzioni di successo quali La Rigenerazione di Italo Svevo con Gianrico Tedeschi e alla collaborazione con lo scrittore e germanista triestino Claudio Magris di cui sono stati allestiti con unanime plauso di pubblico e critica La Mostra e Lei dunque capirà con Daniela Giovanetti (quest’ultimo applaudito anche in Germania, Austria, Ungheria, Egitto, nel 2011 a New York e tuttora in tour). Fra i successi più recenti vanno infine menzionati il sofocleo Edipo Re con Franco Branciaroli, coprodotto col Teatro de gli Incamminati e l’Ente Autonomo Teatro di Messina, e con lo stesso protagonista Vita di Galileo di Brecht, oltre al coraggioso La casa di Ramallah di Antonio Tarantino, con Giorgio Albertazzi e – sempre con Albertazzi attorniato dalle danzatrici della prestigiosissima Martha Graham Dance Company – il premiato Cercando Picasso.

Gli spettacoli di produzione del Teatro hanno ottenuto importanti riconoscimenti tra cui il Premio Ubu a Roberto Herlitzka per lo spettacolo La mostra, il Premio “Olimpici del Teatro” a Claudio Magris sempre per La Mostra e a Germano Mazzocchetti per le musiche di Coefore, il Premio “Eschilo d’Oro” a Piera Degli Esposti per la trilogia dell’Orestea, e il Premio della Critica 2002 a Daniela Giovanetti per Pallido Oggetto del Desiderio diretto da Alfredo Arias, Vita di Galileo ha ottenuto invece il Biglietto d’Oro, mentre alla regia di Cercando Picasso è stato tributato il prestigioso Pegaso d’Oro 2011 nell’ambito del Premio Flaiano e il Premio “Ombra della Sera” nell’ambito del Festival del Teatro Romano di Volterra.

Da più stagioni lo Stabile del Friuli Venezia Giulia si è affermato per affluenza di pubblico al top della classifica dei teatri italiani più frequentati, rivelando un rapporto di fiducia e forte reciprocità col proprio pubblico: ciò è frutto anche dei canoni di alta qualità imposti alla programmazione degli spettacoli ospiti in sede, che sono di ottimo livello (da Roberto Bolle a Simon Callow, dall’Alvin Ailey Dance Company a Matthew Bourne, ecco i nomi che compaiono nei cartelloni dello Stabile), articolati in quattro percorsi dedicati alla Prosa, alla Danza, al Musical e alla Drammaturgia contemporanea.

Negli anni recenti lo Stabile ha inoltre sviluppato una linea di internazionalità intessendo rapporti diretti con le produzioni europee che gli permettono di ospitare spettacoli di compagnie straniere di primo livello, spesso in prima o in esclusiva nazionale: in tale ambito vanno citati fra gli altri i musical Cats e Mamma Mia!, Chicago, Evita, West Side Story, Oklahoma!, Spamalot, We Will Rock You, Chess, Joseph and the amazing technicolor dreamcoat ed il kolossal Elisabeth tutti presentati nella loro produzione originale inglese – e per Elisabeth naturalmente austriaco-tedesca – dal maggio 2008 ad oggi.

La stagione in corso è composta da oltre 50 spettacoli di vari generi, in cui è privilegiata la prosa, è fortemente presente il progetto di produzione con cinque spettacoli inediti, quattro dei quali di autore contemporaneo, ma non sono dimenticate nicchie adatte ai settori di pubblico più diversi.

Elementi statutari e finanziari

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è un’associazione privata riconosciuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia i cui soci sono: il Comune di Trieste, la Regione Autonoma Friuli Venezia, le Province di Gorizia, Pordenone e Trieste, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trieste, UniCredit Banca S.p.A.

I principali finanziamenti pubblici vengono erogati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste.

Va notato altresì che su un bilancio che in media nelle stagioni recenti si sta stabilizzando sugli 8 milioni di euro, i contributi pubblici ammontano al massimo al 40% circa del totale (attestandosi nelle ultime stagioni al 33/34%). Questo risultato rappresenta un motivo d’orgoglio per il Teatro Stabile, dal momento che in analoghe istituzioni il rapporto è spesso inverso (60-70 per cento di contributi pubblici a fronte del 30-40 per cento di risorse proprie).

Le altre voci di entrata sono costituite dalla vendita di biglietti e abbonamenti per l’attività in sede e dalla vendita degli spettacoli di produzione ad altri teatri.

Da ciò risulta che il Teatro ha già profuso il proprio impegno per migliorare le proprie fonti di entrata diretta, non soltanto attraverso il miglioramento delle proprie politiche di vendita, l’individuazione di nuovi “mercati” e il contenimento dei biglietti omaggio, ma anche attraverso l’ottimizzazione del costo del personale.

Tra gli interventi dei privati, rilevante è la collaborazione della Fondazione CRTrieste, finalizzata a sostenere l’attività in sede, e quella della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, finalizzata alla realizzazione della stagione “musical e grandi eventi”. Importante, inoltre il sostegno di Assicurazioni Generali, cui dalla stagione 2010-2011 è intitolata la sala principale del Politeama e quello dell’Assessorato Regionale al Turismo per le manifestazioni di forte richiamo nazionale e internazionale inserite nei programmi “music&live”. Altre sponsorizzazioni private sono rivolte principalmente all’acquisto di spazi commerciali sul programma della stagione e sui singoli programmi di sala: tra questi, l’intervento più significativo è quello della illyCaffè Spa.

Tra le voci in uscita, un elemento consistente riguarda le spese per il personale, anche se va sottolineato il fatto che il Teatro gestisce la propria attività con una trentina di dipendenti a tempo indeterminato, supportati durante l’attività da altro personale.