grezar stadio lavoriLa pioggia novembrina continua a cadere insistentemente sulle otto corsie della pista di atletica leggera. Ma piove sul bagnato anche metaforicamente per il glorioso stadio Grezar, la cui riapertura era stata annunciata proprio in questi giorni, in concomitanza con le festività legate al patrono della città. Ed invece ci sarà ancora da aspettare, a causa degli intoppi legali che hanno messo, una contro l’altra, ben tre ditte costruttrici, che negli ultimi mesi si sono date battaglia a suon di ricorsi e carte bollate, bloccando di fatto i lavori dell’impianto. Una storia recente a dir poco tormentata quella dello stadio sorto nel lontano 1932 con il nome di Littorio e che nel 1967 è stato dedicato alla memoria del calciatore triestino Pino Grezar, scomparso nella tragedia di Superga del grande Torino. In oltre 70 anni l’impianto ha raccontato le gesta di numerosi campioni, da Rocco a Pasinati, da Colaussi a Trevisan, ed ha ospitato migliaia di partite, una anche dei mondiali del 1934, tra Cecoslovacchia e Romania. Poi, nel 2005, la meritata “pensione” ed il via ai lavori di riqualificazione con una spesa di 13 milioni di euro. Ma il percorso si è improvvisamente complicato quando il traguardo non era poi così lontano. E intanto la data dell’inaugurazione veniva inesorabilmente rimandata. I problemi maggiori sono scoppiati due anni or sono, dopo il fallimento della ditta Scarcia&Rossi che si era aggiudicata la realizzazione del terzo ed ultimo lotto dei lavori e dalla quale era subentrata, dopo un’altra gara d’appalto, la Riccesi Spa. Ma nel frattempo, un’altra azienda, precisamente la padovana Soimper Costruzioni, giunta terza nella gara d’appalto, ha presentato ricorso nei confronti delle altre due ditte, rimettendo tutto in discussione e bloccando l’iter dei lavori. Ecco che allora, alla pista di atletica leggera ormai terminata e costruita con materiali di ultima generazione che garantiscono prestazioni cronometriche eccezionali, si contrappongono le due tribune per gli spettatori, gli spogliatoi e l’impianto di illuminazione ancora da completare. Una situazione che dovrebbe sbloccarsi a dicembre quando sulla questione si pronuncerà in maniera definitiva il Tar. Ma intanto l’amministrazione comunale non vuole sprecare altro tempo prezioso e punta ad aprire l’impianto, sia pure parzialmente, entro la fine del 2012, per garantire al popolo dell’atletica leggera triestina quantomeno la possibilità di allenarsi con regolarità nel nuovo stadio. Una inaugurazione che dovrebbe coincidere con una festa in cui sfileranno tutte le società sportive locali. Così l’assessore comunale allo sport Emiliano Edera, che non nasconde un pizzico di amarezza: «Dispiace enormemente veder ritardata la consegna di questo gioiello a causa di vicende che nulla hanno a che fare con lo sport - puntualizza Edera -. Capisco e comprendo le esigenze degli sportivi e degli appassionati di atletica, ai quali dico di avere ancora un pizzico di pazienza. Insieme all’assessore ai lavori pubblici Dapretto, stiamo facendo tutto il possibile per accelerare i tempi ed aprire l’impianto in concomitanza con le festività natalizie».
Pierpaolo Pitich (da Il Piccolo)