parrucchiere«Mi avete tagliato male i capelli. Troppo corti sulla nuca e sulle tempie. E io non vi pago nemmeno un euro. Anzi, vi chiederò un risarcimento per i danni che mi avete causato coni vostri errori…». Queste parole pronunciate con una certa rabbia da una cliente del salone da parrucchiera di via Roma, avevano scatenato la reazione dalla titolare, la cittadina cinese J. Y. H., 27 anni. La malcapitata ragazza che voleva farsi bella non aveva avuto modo di spiegare le ragioni del proprio “dissenso”, peraltro evidenziate crudamente dall’immagine riflessa nello specchio. Invece di scusarsi per l’errore la titolare l’aveva trattenuta all’interno del salone e la porta d’ingresso era stata chiusa a chiave per impedirle di uscire. Poi quando Giuliana O. aveva tentato di uscire approfittando dell’entrata di un’altra cliente, era stata afferrata per un braccio, spinta verso uno sgabuzzino, gettata a terra e presa calci dalla titolare e da un suo amico: X. B., 52 anni. Ieri il giudice Luigi Dainotti ha condannato entrambi gli imputati rispettivamente a 30 e 25 giorni di reclusione per il reato di violenza e lesioni accogliendo le richieste del pm Federico Frezza. Li ha assolti invece dall’accusa di sequestro di persona in quanto «non vi fu quella apprezzabile limitazione della libertà di movimento della parte offesa». Inoltre i due cinesi, entrambi difesi dall’avvocato Deborah Berton, dovranno pagare le spese processuali sostenute da Giuliana O. per la sommadi 650 euro oltre naturalmente l’Iva e le altre imposte previste. (c.b.)
(da Il Piccolo)