piazza veneziatriesteUna raccolta di firme a sostegno di una petizione che esprime «contrarietà alla previsione di destinare alla sosta a pagamento l’area compresa fra piazza Venezia e via Economo », incluse «via Lazzaretto vecchio e salita Promontorio ». L’hanno promossa alcuni commercianti ed esercenti della zona alla fine delle Rive cittadine, quella che arriva sino a Campo Marzio: a loro si sono uniti altri cittadini che vi risiedono o lavorano. Lo scritto è già stato depositato in Comune. I firmatari rilevano come l’area sia «prettamente residenziale» e pertanto, nel caso l’amministrazione Cosolini non faccia retromarcia, quanti ci abitano «saranno costretti a dover acquistare un box auto o a sottoscrivere esosi abbonamenti a fronte di un beneficio per la collettività molto ridotto». I commercianti, dal canto loro, temono una riduzione della clientela: «Molte persone - recita il documento - sarebbero indotte a recarsi altrove pur di non dover pagare la sosta per effettuare un acquisto veloce o bere soltanto un caffè ». Viene inoltre segnalato come in zona siano presenti non solo sedi universitarie ma anche di associazioni culturali, che «vedrebbero diminuire il proprio numero di utenti». Secondo i promotori della petizione, insomma, il rischio è che la porzione di città fra piazza Venezia e via Economo si tramuti - con la decisione di sistemarvi i cosiddetti stalli blu - in un «deserto ». Ed evidenziano come oggi sia «sottoutilizzata» la vicina area di parcheggio a pagamento dell’ex Bianchi, così come quella della Sacchetta. La bozza del nuovo Piano del traffico, consultabile anche via web sulla Rete civica del Comune, prevede che nell’area piazza Venezia-via Economo gli attuali spazi per la sosta libera siano trasformati in tratti con parcheggi a pagamento. A «condizioni agevolate per i residenti», sottolinea subito l’assessore a Mobilità e traffico del Municipio, Elena Marchigiani. Il progetto dell’amministrazione, infatti, prospetta per chi risiede nella zona quattro ore gratuite al giorno, cioè dalle 8 alle 9 del mattino e poi dalle 17 alle 20, posto che nella fascia 20-8 parcheggiare sarà gratis per tutti anche lì. I residenti pagheranno dalle 9 alle 17 una cifra pari a 60 centesimi all’ora. Tariffa da “zona rossa”, invece, per tutti gli altri dalle 8 alle 20: 1,40 euro all’ora con importo minimo di 70 centesimi per mezz’ora di sosta. Il quadro è questo. E ha innescato la protesta. Sulla quale Marchigiani si limita a osservare: «La logica del Comune non è quella di fare cassa, ma si basa su un principio di coerenza per tutto il Piano del traffico cioè quello secondo cui il centro cittadino debba essere un unico spazio privilegiato. Nel quale non esistano zone di serie A e zone di serie B - continua Marchigiani -. Se si vuole una migliore qualità della vita, se la richiesta è di nuove aree pedonali e sostenibili, non è possibile concepire la strada, in una zona di valore, come uno spazio di parcheggio fisso». (m.u.)
(da Il Piccolo)