autorita portuale triesteSi è svolta oggi la prima seduta del Comitato Portuale, dopo la pausa estiva.
Tra i temi discussi all’ordine del giorno, si segnalano:

· L’approvazione della variazione del bilancio di previsione 2012;
· Una deliberazione riguardante la ridefinizione dei titoli concessionari presso l’ormeggio 57, ubicato in porto nuovo, alla radice del molo VII, in seguito alla richiesta di ampliamento delle aree e delle banchine da parte della Trieste Marine Terminal (concessionaria del molo VII) i cui traffici contenitori stanno aumentando considerevolmente;
· L’importante tematica del lavoro portuale. Nella fattispecie, sono state presentate tre deliberazioni sulla prosecuzione del servizio ex art. 17, sul regolamento e sul capitolato del nuovo soggetto ex art. 17. L’Autorità Portuale avvierà la procedura per l’individuazione dell’impresa da autorizzare alla fornitura di lavoro portuale temporaneo nel Porto di Trieste, attraverso una gara pubblica aperta ad imprese italiane ed europee;

· Collegamento tra il Punto Franco Nuovo e lo Scalo Legnami/Piattaforma Logistica: si sta lavorando al progetto per poi avviare gli incontri tecnici per la sua definizione finale;

· Prosegue nei termini di legge la procedura accelerata per l’acquisizione dalla curatela de Fallimento International Spa del comprensorio della Stazione di Prosecco;
· Continua la crescita di alcuni importanti settori quali il traffico di container (+15,75%), le merci varie in colli (+1,62%) e il trend positivo del tonnellaggio del cosiddetto general cargo (+8,74%) mentre si registra una leggera flessione del traffico Ro-Ro/Ferry.La contrazione del traffico delle rinfuse liquide (-11,02%) e, in modo particolare, del petrolio greggio, sono la principale causa del trend negativo nei primi sette mesi del 2012 della movimentazione complessiva delle merci del porto di Trieste, diminuita del 7,63% rispetto gennaio-luglio del 2011. Come già menzionato, appare incredibile la crescita del settore del “container” sia per quanto riguarda la quota di contenitori movimentati (245.761 TEU delle prime sette mensilità del 2012 rispetto ai 212.323 TEU dello stesso periodo del 2011), che per l’aumento del +18,84% delle tonnellate di traffico containerizzato movimentate al Terminal Container del Molo VII (2.981.069 tonnellate nel 2012 contro 2.508.379 tonnellate del 2011). Si evidenzia il positivo ed incoraggiante incremento nel settore crocieristico, stante il fatto che il “movimento passeggeri”, grazie soprattutto alla regolarità delle toccate della M/n “Costa Classica”, segna un aumento complessivo che sfiora il +110%.

· In merito ai contenuti delle lettere pervenute il 10 settembre u.s. dall’ing. Moretti, ad del Gruppo Ferrovie dello Stato, di cui si è avuto eco sulla stampa locale, in attesa di un esame più attento di tale comunicazione, comprensiva di una bozza di protocollo d’intesa da sottoscrivere per dare realizzazione ai progetti previsti, si espongono alcuni punti salienti per una prima riflessione in vista di un esame approfondito in un prossimo Comitato Portuale:

Aspetto finanziario, la reperibilità delle risorse necessarie al piano di potenziamento nel suo complesso viene sostanzialmente rinviata alla disponibilità di fondi stanziati dallo Stato a valere sul futuro contratto di programma 2012-2016 RFI/Stato, quindi l’attuale impegno assunto dal Gruppo F.S. si sostanzia solo nell’includere detti interventi nella tabella “A” opere in corso.

Interventi previsti, in relazione agli stessi interventi, che prevedono nella sostanza la destinazione della sede di Campo Marzio al settore intermodale/container, il progressivo spostamento del traffico combinato Ro-La sull’impianto di Aquilinia e relative opere connesse – sia sulle infrastrutture di linea, sia sugli impianti portuali – va attentamente verificata se detti interventi nel complesso sono in linea con l’andamento dell’effettiva domanda di tutte le imprese ferroviarie, nazionali ed estere, che si sono affacciate sul porto di Trieste; in tale contesto va anche valutata la richiesta di estendere il perimetro del Porto Franco alle aree di proprietà di Ferrovie dello Stato.

Porto Vecchio, circa le richieste dell’APT per sondare la disponibilità del Gruppo Ferrovie dello Stato a cedere aree dismesse contigue al Porto Vecchio, va precisato che tale iniziativa, oltre che costituire un possibile elemento di contropartita nell’ambito delle trattative complessive con Ferrovie dello Stato, rappresenta per l’APT una opportunità tesa ad implementare notevolmente il valore patrimoniale delle nostre aree contermini, nell’eventualità di un provvedimento di sdemanializzazione di queste ultime con conseguente conferimento al patrimonio dell’APT stessa.

In conclusione della seduta il Comitato Portuale ha concordato di creare dei gruppi di lavoro per analizzare da un lato i traffici portuali e dall’altro l’impatto politico sulle amministrazioni coinvolte.