porto vecchio scorcio«Sono molti anni che si cerca di interessare il governo a porre attenzione al significato dell’applicazione, seppure parziale, di questo particolare sistema doganale tuttora in vigore. Scaturendo tale regime da trattati internazionali, esso dovrebbe essere smentito solo da chi lo ha posto in atto», ha spiegato nell’aula del Senato GiulioCamber a sostegno dell’ordine del giorno relativo ai punti franchi firmato assieme al leghista Roberto Castelli e all’altro piediellino Gaetano Quagliariello (di cui si riferisce a parte). «Peraltro - ha continuato Camber - alla luce della situazione economica sotto ai nostri occhi, si tratterebbedi avere la possibilità di porre in essere situazioni nuove, che non possono essere replicate su altri territori, poiché solo la realtà confinaria di Trieste vi è giuridicamente sottoposta. Oggi per l’economia non soltanto locale ma anche regionale e nazionale potrebbe essere una risorsa a fronte della quale le energie di carattere economico impiegate dal governo non solo sarebbero residuali ma probabilmente marginali non solo a livello nazionalemaaddirittura locale». Nel corso della giornata di ieri, il senatore Camber ha poi commentato così il voto contrario all’odg da parte del Pd e in particolare della rappresentante di Trieste in Senato: «Vittorio Vidali, chi era costui? Forse, tra i tanti senatori che oggi fanno parte del gruppo del Pd al Senato e che già militarono nel vecchio Pci, se lo sono chiesti in molti, forse se lo è chiesto la senatrice di Trieste Tamara Blazina. Forse, là dove si trova, il senatore Vidali è ammutolito: lui che sul tema del porto di Trieste, delle sue risorse, dei suoi lavoratori e soprattutto dei suoi Punti franchi aveva questionato molto… Oggi (ieri, ndr) al Senato, unodei tanti segni dei tempi, con una costante: ignorare la storia, ignorare le differenze tra provvedimenti statali e trattati internazionali, non avere un minimo di fantasia e attenzione rivolto al mondo del lavoro. Una pagina non credo di storia ma certo di cronaca. Sono tanto lontani i tempi di chi per costume parlava chiaro: si chiamassero Vittorio Vidali, Gianni Bartoli, Riccardo Gefter Wondrich, Carlo Schiffrer…. nomi e realtà sorpassati - conclude il senatore del Pdl -, anzi travolti dall’ignoranza, dal tempo, dai costumi».
(da Il Piccolo)