ferriera servola smogI dati dell’Arpa sulle emissioni di benzopirene, riferiti ai primi cinque mesi del 2012, non lasciano spazio a dubbi: ancora sforamenti. Secondo la centralina posizionata in via San Lorenzo in Selva a Servola, dunque in prossimità della Ferriera, a gennaio la media mensile era di 3,8 nanogrammi per metro cubo d’aria; a febbraio, nonostante la bora, 5,3. A marzo ancora un aumento: 5,5 nanogrammi,mentre ad aprile si è tornati a scendere a 5, e ancora a 3,9 in maggio. I numeri disponibili, per il momento, si fermano qui. Ma è già abbastanza: la legge votata a febbraio in Consiglio regionale, a ben vedere, fissa un limite. O, meglio, «un valore obiettivo» medio annuale: cioè 1 nanogrammo. Quindi anche se nei mesi successivi si dovessero verificare miglioramenti, la media registrata nell’arco dell’anno superebbe comunque quanto stabilito. Il Comune, stando alla legge, è costretto a intervenire. Le “Norme urgenti per il contenimento delle emissioni di inquinanti da benzopirene, arsenico, cadmio e nichel sul territorio”, affermano infatti che «in presenza di un rischio per la dannosità per la salute, il raggiungimento dei valori obiettivo deve essere conseguito nel più breve tempo possibile». E poi: «Ancora prima della scadenza annuale, il Comune, sentita l’Azienda per i servizi sanitari, adotta misure urgenti per la protezione e la tutela della salute, anche mediante azioni limitative e sanzionatorie nei confronti dei soggetti inquinanti». L’assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni è ben consapevole della situazione. In un recente sopralluogo nello stabilimento, in cui ha verificato di persona l’attuazione degli interventi tecnici previsti da un’ordinanza del sindaco per eliminare le emissioni, Laureni ha contestato all’azienda i superamenti di benzopirene nei primi cinque mesi del 2012. «Poiché il trend delle concentrazioni è in costante diminuzione - ha affermato l’assessore - ho concordatocon il sindaco Roberto Cosolini di attendere i dati ufficiali dei due mesi successivi (giugno e luglio, ndr), non ancora trasmessi dall’Arpa, prima di decidere in merito a nuove specifiche richieste di mitigazione». Laureni aggiunge che, nel caso l’agenzia dovesse riscontrare valori sopra il limite, «il Comune prenderà provvedimenti per la riduzionedella produzione». (g.s.)
(da Il Piccolo)