godina foto di gruppo Questo il comunicato del sindacato Ugl in merito alla chiusura dei più prestigiosi esercizi pubblici di Trieste:

“La crisi nel settore del commercio è arrivata al culmine della sua pericolosità sociale. E’ tempo che il Sindaco Cosolini, assieme a tutte le istituzioni pubbliche, facciano quadrato attorno al problema e considerino nuove politiche commerciali a difesa dei posti di lavoro”.
Lo afferma il Segretario Generale Ugl Fvg e responsabile per Trieste, Matteo Cernigoi in merito alla crisi che porterà alla chiusura dello storico negozio di abbigliamento “Godina”.
“Le ultime iniziative comunali in merito alla creazione del «salotto buono triestino» stanno facendo andare nel dimenticatoio le periferie e le botteghe di quartiere. Questo non è ammissibile, Trieste è una splendida perla turistica e bisogna trattarla come tale. Se così non sarà, ci troveremo ad affrontare una crisi occupazionale senza precedenti e, visto il periodo, difficilmente assorbibile dal tessuto economico del capoluogo giuliano”.


LA STORIA di Godina

L’Azienda nasce nel 1948, grazie all’imprenditorialità del suo fondatore, Giuseppe Godina.

Il primo punto vendita si trovava in Largo Barriera e poco tempo dopo fu inaugurata una filiale a Monfalcone, oggi non più in attività.

Nel 1952 viene inaugurata l’attuale Sede Centrale di Via Carducci, con una superficie iniziale di 500 mq, destinata ad ingrandirsi notevolmente negli anni fino all’attuale dimensione di 5000 mq.

Nel 1965 viene aperta la filiale di pelletterie, allora “Fantasia”, poi diventata “Godina” ed oggi convertita nel monomarca PennyBlack, gestita da una Società del gruppo Godina.

Sono state la lungimiranza e l’intraprendenza del Fondatore Giuseppe Godina a creare i capisaldi che hanno permesso ai nostri negozi di vestire la città di Trieste per oltre 60 anni. (I pagamenti rateali erano gestiti già 60 fa, manualmente).


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