Lug
23
Un concerto di solidarietà al C.A.R.A. di Gradisca

claudio cojaniz

XVII EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE
ONDE MEDITERRANEE
12_27 luglio 2014

“Il giorno in cui noi abdichiamo al pensiero abbiamo abdicato a tutto”
(Umberto Galimberti)

Giovedì 24 luglio 2014 alle ore 21, all’interno del C.A.R.A. di Gradisca, Onde Mediterranee propone un concerto di solidarietà con gli ospiti e con i lavoratori del Centro.
È la prima volta che il Centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo apre le sue porte con l’appoggio e la solidarietà di tutte le istituzioni.
Un gesto importante per riflettere sul concetto di accoglienza e condividerne gli intenti

Per la prima volta da quando è stato aperto, ormai diversi anni fa, il Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Gradisca d’Isonzo apre le sue porte e ospita, tra le sue austere mura, un evento musicale a cui sono invitati gli ospiti del Centro e tutto il pubblico che vuole assistervi: un chiaro segnale all’insegna dell’apertura, della solidarietà e dell’accoglienza.

L’associazione Onde Mediterranee, che sta concludendo il programma del suo Festival per il diciassettesimo anno consecutivo, ha inserito tra gli eventi sul territorio un concerto del musicista Claudio Cojaniz ed il suo sestetto (giovedì 24 luglio, alle 21, naturalmente senza alcun biglietto d’ingresso) che propone il suo coinvolgente “Hispanish & Blues Songs”, progetto che raccoglie atmosfere musicali di mondi lontani ma stavolta vicini e solidali. Accanto al pianista friulano suonano Gianni Massarutto (all’armonica), Maria Vicentini (al violino), Romano Todesco (al contrabbasso), Luca Colussi (alla batteria) e Luca Grizzo (alle percussioni).

L’incontro ha trovato l’entusiastico sostegno e la partecipazione delle autorità locali e regionali, dal Prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, all’Assessore regionale Gianni Torrenti, all’Assessore provinciale goriziano Ilaria Cecot, al nuovo sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig. La serata è finalizzata a creare un’occasione di incontro tra la nostra comunità regionale e la variegata umanità ospite della struttura gradiscana forzatamente in viaggio alla ricerca di un futuro vivibile, lontano dai drammi e dalle violenze dei rispettivi Paesi di appartenenza.

L’ingresso alla serata è libero e agevole per tutti e le barriere murarie e le inferriate per una volta non saranno un confine tra gente libera e ospiti diversamente forzati, ma si potranno superare in nome dell’accoglienza al di sopra di ogni differenza etnica e culturale.

Prima della performance del sestetto, la serata propone anche un’apertura ritmica proposta da alcuni immigrati che hanno dedicato una parte del loro tempo ad allestire una breve performance musicale.
A seguire l’ensemble di Cojaniz unisce in una unica sintesi il mondo musicale ispanico e l’Africa attraverso il Blues. Canzoni d’amore di vibrante passione. Suoni che sono inni alla vita. Perché il Blues è il linguaggio dell’Uomo e tutti abbiamo bisogno di musiche che celebrino un nuovo umanesimo. Una formazione stimolante dove alla ritmica classica di stampo jazzistico si aggiungono due strumenti solistici inusuali come il violino e l’armonica.

Ricordiamo che il personale del C.A.R.A., una cooperativa sociale siciliana, non percepisce stipendio dal gennaio scorso, e il concerto sarà occasione per sensibilizzare chi di dovere verso il rispetto di chi lavora in questo delicato settore.

 
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