Apr
06
Alphonse Mucha, genio dell’Art Nouveau, apre al Vittoriano le mostre di primavera

15 aprile - 11 settembre 2016

alphonse-mucha-3 Una nuova primavera al Vittoriano, con il passaggio di timone ad Arthemisia Group, colosso delle mostre d’arte, con uno staff quasi tutto al femminile.
Non poteva quindi che prendere avvio con due mostre come queste la nuova direzione del Vittoriano: la prima grandiosa retrospettiva, dedicata all’inventore dell’Art Nouveau Alphonse Mucha, celebre soprattutto per le sue meravigliose e sensuali raffigurazioni femminili, e una travolgente esposizione dedicata al mito dell’icona pop per eccellenza, Barbie.
“Quello che ci proponiamo – dichiara Iole Siena, a capo di Arthemisia – è di portare il Vittoriano al centro della scena culturale romana ed europea, rendendolo un luogo aperto a tutti ed offrendo una programmazione di mostre di grande qualità e di respiro internazionale”.

Qualità e internazionalità sono proprio gli elementi che accomunano i primi due progetti espositivi, che prenderanno il via dal 15 aprile:
Alphonse Mucha (15 aprile – 11 settembre 2016)
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio, la prima grande retrospettiva dedicata a Roma all’artista ceco Alphonse Mucha è organizzata e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Mucha.
Curata da Tomoko Sato, la mostra si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, che concorrono a ripercorrere l’intero percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau.

Barbie. The Icon (15 aprile – 30 ottobre 2016)
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, la mitica mostra dedicata a Barbie è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Mattel.
Curata da Massimiliano Capella, la mostra vede esposte 380 Barbie, dalla prima risalente al 1959 a quelle più attuali, passando attraverso tutte le tipologie di bambole create in 56 anni, e racconta di un fenomeno sociale, culturale ed antropologico che interessa trasversalmente tutte le culture e tutti i paesi del mondo.

Alphonse Mucha

alphonse-mucha Alphonse Mucha (1860-1939) è stato uno degli artisti più celebri dell’Europa a cavallo tra ‘800 e ‘900: combinando immagini di donne seducenti a composizioni e layout tipografici innovativi creò originalissimi manifesti. Nacque così un nuovo genere di arte visiva fiorito nella Parigi della Belle Époque. Lo stile Mucha venne a indicare ben presto tutta una serie di opere grafiche e oggetti decorativi che arredavano le case dei cultori dell’arte a Parigi e in altri Paesi, diventando un’icona dell’Art Nouveau. Nel 1904, durante una visita negli Stati Uniti, i mass media salutarono in Mucha il più grande artista decorativo del mondo.
Mentre nel contesto dell’arte internazionale aumentava la sua fama, in Mucha crebbe forte il desiderio di contribuire all’indipendenza politica delle Terre ceche e delle vicine regioni slave divise per secoli dalle potenze coloniali. Al di là di un’opulenza di facciata e di una visione modernista espresse dall’Esposizione universale di Parigi del 1900, nell’Europa centrale e orientale le tensioni politiche montavano. Mucha credeva nell’universalità dell’arte, nel suo potere d’ispirazione e di comunicazione, auspicando la creazione di un’unione spirituale dei popoli slavi e, in ultima analisi, di tutto il genere umano. L’artista sognava un mondo migliore, dove le minoranze etniche di qualsiasi background culturale avrebbero potuto vivere in armonia senza subire le minacce delle nazioni più potenti. L‘amore di Mucha per la propria terra e per gli ideali utopici si manifesta nel suo capolavoro, l’Epopea slava (1911-28).
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio, la prima grande retrospettiva dedicata a Roma all’artista ceco Alphonse Mucha è organizzata e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Mucha.
alphonse-mucha-2 Curata da Tomoko Sato, la mostra si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, che concorrono a ripercorrere l’intero percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau.
L’evento vede come sponsor Generali, special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia e media partner Vogue Italia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.

Il catalogo è edito da Skira per Arthemisia.

Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
Piazza Venezia,
00186 Roma

http://www.060608.it/it/cultura-e-svago/beni-culturali/beni-architettonici-e-storici/monumento-a-vittorio-emanuele-ii-vittoriano.html

Didascalie:
1 Alphonse Mucha Le stagioni: Estate 1896 Serie di quattro pannelli decorativi Litografie a colori, 103×54 cm ciascuna © Mucha Trust 2016

2 Alphonse Mucha Autoritratto 1899 Olio su tela, 32×21 cm © Mucha Trust 2016

3 Alphonse Mucha Sarah Bernhardt - La princesse lointaine 1896 Litografia a colori, 69×51 cm Manifesto che annuncia il banchetto tenutosi il 9 dicembre 1896 in onore di Sarah Bernhardt © Mucha Trust 2016

 
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