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Attitudes-sculpture 1. Mostra evento alla E. Secci Contemporary Gallery di Firenze

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26 febbraio - 14 maggio 2016

a cura di Daniele Capra

Eduardo Secci Contemporary è lieto di annunciare attitudes>sculpture#1, primo step di una serie di mostre in cui vengono messi a confronto differenti approcci alla scultura, diverse attitudini che la pratica di ogni singolo artista mette in luce. Il primo appuntamento vedrà come protagonisti: Ludovico Bomben, Nick Hornby, Charlotte Mumm, Jonathan Sullam.

Risulta difficile stabilire cosa sia la scultura, dato la presenza di tante poetiche differenti, di approcci fisici e materiali contradditori, di pratiche di difficile definizione, di interazioni con l’architettura o l’azione performativa. La scultura contemporanea ci mette nella condizione di non riuscire rigorosamente a definire cosa essa sia, ma di essere in grado di riconoscerla. Risulta così ancora più necessario evidenziarne delle linee di forza, inquadrarne propensioni e sensibilità, in modo di poterci orientare in tale geografia incerta.
Le pale di Ludovico Bomben presentate in galleria nascono da un’analisi condotta sui rapporti dimensionali delle pale d’altare italiane del Quattrocento e del Cinquecento, nelle quali la collocazione dei soggetti è determinata da matrici compositive geometriche di particolare raffinatezza, che l’artista disassembla e ricompone in forma spaziale con una sensibilità che unisce minimalismo e senso di sacro.
Classicismo e capacità di dissezionare la materia sono centrali nei lavori di Nick Hornby, in cui le abilità tecniche della tradizione scultorea sono innervate da un approccio ed una visione ardita e personalissima. Il frammento, il taglio e l’uso di un’avvincente ed articolata geometria fanno delle sue opere dei dispositivi tridimensionali che sfidano lo sguardo dello spettatore a letture inattese.
Le sculture di Charlotte Mumm della serie Stomach Communities sviluppano, in forma di narrazione, le possibilità immaginarie e di connessione insite nella materia visiva con gli aspetti più profondi del nostro corpo, con gli spazi che abitano nell’interiorità. Le sue opere sono infatti contemporaneamente immaginifiche composizioni di parti disomogenee e visioni spaziali, in cui elementi organici e geometrici sono in continua frizione.
In I Killed My Mom Jonathan Sullam mostra in maniera beffarda l’effetto di un pensiero che tutti abbiamo almeno una volta avuto nella nostra vita. L’artista dà sfogo all’istinto bestiale che giace nel fondo più inesplorato del nostro abisso psicanalitico e lo trasforma in forma attraente, seducente, desiderabile. Così quell’azione ci repelle ed attrae, mettendoci in scacco senza possibilità di uscirne.

Giovedì 25 febbraio avrà inoltre luogo il passaggio simbolico di consegne tra la vecchia sede, che ha ospitato Eduardo Secci Contemporary negli ultimi due anni, e il nuovo spazio fiorentino. Al vernissage di attitudes>sculpture#1 farà seguito, a partire dalle 19, l’inaugurazione della mostra Tensioni Strutturali #1 – curata da Angel Moya Garcia, con opere di Carlo Bernardini, Monika Grzymala, Roberto Pugliese ed Esther Stocker – con cui verrà aperta la nuova sede della galleria in Piazza Goldoni 2.

English version
Eduardo Secci Contemporary is delight to announce attitudes>sculpture#1, the first step of a series of exhibitions through which different approaches to sculpture are compared, as well as the different attitudes highlighted by the practice carried out by each artist. The premiere of the exhibit will portray artworks and installations by: Ludovico Bomben, Nick Hornby, Charlotte Mumm, Jonathan Sullam.

It is difficult to establish what sculpture truly is, given the presence of so many different poetics, physical approaches and conflicting materials, hard-to-define practices, interactions with architecture or performance action. Contemporary sculpture puts us in a condition of not being able to rigorously define it, but at the same time permits us to recognize it. It is thus even more obvious how it is necessary to highlight its guiding principles, frame its propensities and sensitivity, so to orient us in this otherwise uncertain geography.
The sculptures by Ludovico Bomben - which have already been exhibited within the gallery in the past - are the result of an analysis conducted on the dimensional relationships of the Italian altarpieces from the Fifteenth and Sixteenth centuries, in which the positioning of the subjects is determined by particularly refined geometric compositional plates that the artist disassembles and reassembles in spatial form with a sensibility that combines minimalism with a sense of holiness.
Classicism and the capacity to dissect matter are central in the artworks by Nick Hornby, in which the technical abilities of traditional sculpture are animated by a bold and very personal vision and approach. The fragment, the cut, and the use of a thrilling and articulated geometry contribute in making his artworks into three-dimensional devices that challenge the gaze of the viewer to unexpected interpretations.
The sculptures by Charlotte Mumm, from the Stomach Communities collection, develop, through a narrative format, the imaginary possibilities and connections that are inherent to visual matter with the deepest aspects of our bodies, with the spaces that dwell within the inner self. Her works are in fact simultaneously imaginative compositions of uneven parts and spatial visions, in which organic and geometric elements are in constant friction.
In I Killed My Mom, Jonathan Sullam mockingly potrays the effect of a thought that we all experience at least once during our lifetime. The artist pours out the primal instinct that lies at the bottom of our unexplored psychoanalytic abyss and transforms it into an attractive, seductive, and desirable form. By doing so, this action repels and attracts us, putting us in check and with no possibility of escape.

Furthermore on Thursday February 25th there will be a symbolic transition from the old venue of Eduardo Secci Contemporary, which has hosted for the past two years, to the new space in Florence. The vernissage of attitudes>sculpture#1 will be followed at 7 pm by the opening of the show Tensioni Strutturali #1, curated by Angel Moya Garcia with works by Carlo Bernardini, Monika Grzymala, Roberto Pugliese and Esther Stocker. Tensioni Strutturali # will be the inaugural show of the new location at Piazza Goldoni n. 2.

vernissage 25 febbraio 12-20

Eduardo Secci Contemporary
Via Maggio 51/R
50125 Firenze
www.eduardosecci.com
gallery@eduardosecci.com
+39.055.283506

mostra-firenze

Jonathan Sullam, I killed my mom, 2015, black metal and blown neons, 300 x 140 x 240 cm, ph. M. Falke
courtesy of Maison des Arts de Schaerbeek

 
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